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Incompatibilità di Rapinese, la maggioranza vota il procedimento per la decadenza

Alessandro Rapinese, consigliere comunale di Adesso Como, dovrà decidere se sfilarsi dal ricorso contro la Ztl o continuare la battaglia legale contro l'amministrazione Lucini davanti al Tar senza, però, essere più consigliere comunale. Per...

Alessandro Rapinese, consigliere comunale di Adesso Como, dovrà decidere se sfilarsi dal ricorso contro la Ztl o continuare la battaglia legale contro l'amministrazione Lucini davanti al Tar senza, però, essere più consigliere comunale. Per prendere questa decisione il capogruppo di Adesso Como ha 10 giorni di tempo.

Martedì sera l'aula di Palazzo Cernezzi ha approvato la proposta presentata dal presidente del consiglio comunale, Franco Fragolino, di avviare il procedimento per la decadenza di Rapinese. La maggioranza ha approvato l'avvio delle procedure (clicca qui), mentre l'opposizione ha votato contro. L'esito dellavotazione: 19 voti a favore, 8 contrari.

Nella seduta di lunedì sera l'avvio del procedimento di decadenza era stato sospeso perché Rapinese aveva comunicato l'intenzione di rinunciare a ogni eventuale risarcimento danni derivante dall'accoglimento del ricorso presentato al Tar. Tuttavia, un parere del segretario generale Antonella Petrocelli ha chiarito che i motivi di incompatibilità non vengono meno con la sola rinuncia al risarcimento danni: occorre che Rapinese tolga la sua firma dal ricorso. Ada Mantovani, collega di gruppo di Rapinese, nel motivare la sua contrarietà all'avvio delle procedure di decadenza ha citato una sentenza della Cassazione (n. 5211 del 27 febbraio 2008).

L'incompatibilità di Rapinese è causata dal fatto che ha partecipato al ricorso presentato al Tar insieme ad altri

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