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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Via Fiume

Como, la celebrazione dell'impresa di Fiume scatena le polemiche

Critiche verso il presidio guidato dal consigliere comunale Lorenzo Cantaluppi

L'impresa di Fiume del 12 settembre 1919 fa ancora discutere dopo cento anni, anche a Como, dove un presidio di militanti lariani di Gioventù Nazionale capitanati dal consigliere comunale Lorenzo Cantaluppi ha manifestato in via Fiume per celebrare il centenario dello storico evento.

Guarda il video della celebrazione

"Fiume è resterà Italia - ha detto a megafono Cantaluppi - la nostra patria potrà forse fermarsi come confini al Friuli Venezia Giulia, ma le terre oltre Trieste, l'Istria e la Dalmazia sono italiane".

La rievocazione della battaglia di Fiume ha subito sortito reazioni da parte parte della sinistra comasca. Fabrizio Baggi (Rifondazione Comunista) e Sergio Tavecchio non hanno esitato a definire come "grottesca" la rievocazione dell’impresa fiumana aggiungendo che "la riproposizione di una rivendicazione della “italianità “ della città di Fiume suona oggi in modo tragicamente stonata e ridicola. Chi oggi ripropone le motivazioni dei legionari guidati da D‘Annunzio si schiera, consapevolmente, a favore di una sanguinosa azione che di fatto fu la prova generale per la presa di potere compiuta dai fascisti qualche anno dopo". Durissime le accuse: "Oggi rifarsi a quel passato e rivendicare l’annessione forzata di un territorio ai confini nazionali significa ignorare volutamente ciò che questo ha sempre comportato tutte le volte che si è riproposto: fare” pulizia etnica” in territori da sempre multiculturali ha portato a deportazioni, a massacri e a immani tragedie, annettere con la forza ha sempre avvantaggiato e coperto gli interessi affaristici delle classi dominanti e della grande finanza a danno delle popolazioni locali costrette ad una strumentale contrapposizione su “ base etnica” , appunto".

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