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Immobili comunali, morosità per oltre 2,6 milioni di euro

La graduatoria di chi ha chiesto al Comune di Como una casa a canone agevolato conta 560 richieste. Solo l'1% (cioè cinque) saranno soddisfatte. Attualmente risultano 10 le abitazioni occupate abusivamente. Sono solo alcuni dei dati emersi dalla...

La graduatoria di chi ha chiesto al Comune di Como una casa a canone agevolato conta 560 richieste. Solo l'1% (cioè cinque) saranno soddisfatte. Attualmente risultano 10 le abitazioni occupate abusivamente. Sono solo alcuni dei dati emersi dalla commissione Patrimonio che si è riunita martedì 30 ottobre a Palazzo Cernezzi per l'audizione dell'assessore Marcello Iantorno che ha scattato la panoramica del patrimonio immobiliare del Comune. Al centro della commissione è stato soprattutto il tema della morosità nei confronti dell'amministrazione comunale. Sono oltre 2,6 i milioni di euro dovuti al Comune per canoni di affitto e di concessione arretrati e non pagati.

Morosità

Per box e garage e posti auto circa 75mila euro dei quali circa 60mila adiacenti a appartamenti ERP (Edilizia residenziale pubblica) e la differenza di circa 15mila euro per posti auto situati in centro città o vicino e comunque non collegati a appartamenti ERP. Per appartamenti ERP circa 650mila euro. Per immobili in concessione o locazione non profit, la morosità ammonta a circa 655mila euro. Per immobili in concessione-locazione profit la morosità ammonta a circa 1.253.

Case comunali

Vi sono casi di morosità protratta che per i soli box e garage e posti auto è di circa 70mila euro in totale. La morosità negli appartamenti ERP ammonta a circa 650mila euro. "Considerato che trattasi di casi con implicazioni sociali l'orientamento del settore Patriomnio - ha spiegato Iantorno - è quello di verificare la praticabilità di un piano di rientro. Quando ciò non sia possibile verrà attivato ove giustificato il recupero giudiziale del credito, e in caso di non realizzo prima di procedere alla azione forzosa è orientamento quello di portare il caso alla giunta per la determinazione dell'indirizzo da assumere in modo da chiarire e definire una volta per sempre la posizione. Ritengo per varie ragioni (anche di trasparenza di bilancio) di non consentire più il protrarsi delle situazioni di questo tipo di non decisione. Se debba trattarsi di assistenza sociale dovrebbe farsene carico il settore di competenza. Si è avuto un incontro con coop. sociali per assumere decisioni nei casi di governo transitorio di casi di questo tipo". Attualmente si cntano circa dieci occupanti abusivi anche da anni. Le case coomunali sono circa 790. Di queste 100 non sono agibili, mentre circa una trentina sono date in affitto a prezzi non Erp, cioè a prezzi di mercato. Si calcola che che verranno venduti 23 immobili con un incasso di circa 4 milioni di euro.

Concessioni-locazioni profit

La morosità ammonta a circa € 1 milione e 253mila euro. Molti i casi di morosità consistenti: alcune irrecuperabili (Fallimento Calcio Como per circa 270 mila euro dai primi anni 2000 caso Preziosi etc), altri in teoria recuperabili (ristorante Villa Olmo, società Cabella-Villa Geno).

Concessioni-locazioni non profit

La morosità ammonta a circa 655mila euro, con casi di morosità irrecuperabili (Autunno Musicale circa 200mila euro), altri in teoria recuperabili. Vi sono diversi casi di occupanti senza titolo (concessioni-locazioni mai firmate oppure scadute) ma meritevoli di attenzione per cui si tratterà di decidere caso per caso (es. Università della terza età etc); casi che protraggono l'uso ma in modo non giustificato essendo venute meno le ragioni della associazione; casi di soggetti anche associativi che chiedono spazi senza oneri, ovvero con oneri limitati ecc. In generale la linea (che dovrà essere confermata dalla giunta) è quella di concedere i beni tramite gare pubbliche al canone stabilito dagli uffici con regole di mercato, ovvero inferiori o eccezionalmenmte gratis previa in ogni casodecisione della giunta. Il costo delle utenze e della manutenzione ordinaria di norma dovrebbe essere a carico degli utilizzatori.

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