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Il ministro Kyenge a Cantù. La Lega abbandona l'aula

Il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge si è presentata oggi durante il consiglio comunale di Cantù per una visita di cortesia. Durante la seduta del consiglio in cui si approvava il pgt tre consiglieri dell'opposizione hanno votato contro...

Il ministro per l'integrazione Cecile Kyenge si è presentata oggi durante il consiglio comunale di Cantù per una visita di cortesia. Durante la seduta del consiglio in cui si approvava il pgt tre consiglieri dell'opposizione hanno votato contro l'interruzione del consiglio per permettere al ministro Kyenge di fare il suo intervento.

L'intervento più duro è stato quello del consigliere Giorgio Masocco (uscito pochi mesi fa dal gruppo della Lega) che ha ribadito che quello della Kyenge sarebbe il "ministero del nulla". Hanno lasciato l'aula anche i leghisti Edgardo Arosio e Alessandro Brianza. "Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste", queste le parole del sindaco di Cantù Claudio Bizzozero che ha parlato anche di una sorte di provocazione benefica quella che rappresenterebbe il ministro perché permette al nostro paese di fare un passo avanti nell'avere un ministro di origine africana.

Al ministro sono stati fatti alcuni doni tra i quali il testo di una delibera con la quale il consiglio votò l'attribuzione di una cittadinanza simbolica ai bambini nati da coppie straniere e residenti a Cantù. Il sindaco ha chiesto anche a ministro Kyenge di portare all'attenzione del governo la realtà del territorio canturino. Il secondo dono fatto al ministro è un corposo libro dedicato alla Basilica di San Vincenzo in Galliano per dimostrare che l'esistenza di un territorio con radici spirituali profonde che nulla hanno a che fare con quello che ha dovuto subire il ministro in questi giorni. Il ministro Cecile Kyenge ha dichiarato, durante il suo intervento, che il compito di un buon ministro è quello di conoscere le istituzioni sul territorio per poter dialogare con tutti. "Il mio ministero dell'integrazione dovrebbe diventare il ministero dell'interazione", ha spiegato la Kyenge, "l'integrazione deve passare attraverso la legalità per poter far uscire le persone dall'invisibilità".

Un ministero quello della Kyenge che è partito parlando dello Ius soli per mettere l'accento sul fatto che tra qualche anno un milione di bambini saranno degli adulti senza un'identità ben definita. "L'immigrazione è un fenomeno naturale e tale va considerato", ha concluso il ministro Kyenge.

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