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Giovedì, 25 Aprile 2024
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I 5 consiglieri liberal pronti a tornare sui loro passi, a patto che...

Il gruppo dei fuoriusciti dal Pdl in consiglio comunale potrebbe già fare marcia indietro. Secondo indiscrezioni l'incontro che i 5 consiglieri – Arcellaschi, Frigerio, Pastore, Anzi e Buono – hanno avuto con i vertici regionali del partito ieri...

Il gruppo dei fuoriusciti dal Pdl in consiglio comunale potrebbe già fare marcia indietro. Secondo indiscrezioni l'incontro che i 5 consiglieri – Arcellaschi, Frigerio, Pastore, Anzi e Buono – hanno avuto con i vertici regionali del partito ieri sera, potrebbe avere come evoluzione proprio una ricompattazione del Pdl a Palazzo Cernezzi. Insomma, il gruppo Autonomia Liberale per Como potrebbe avere già i giorni contati. Sarebbe stato lo stesso Gianluca Rinaldin, consigliere regionale del Pdl e referente politico del neonato gruppo, a spingere affinché i 5 non lascino il Pdl.

Riunione fiume – All'incontro che si è svolto ieri sera a Milano erano presenti oltre ai consiglieri comunali Arturo Arcellaschi, Mario Pastore, Frigerio e Anzi, anche Rinaldin, il coordinatore e il vice coordinatore del Pdl Alessio Butti e Giorgio Pozzi, il coordinatore regionale Guido Podestà e il suo vice Massimo Corsaro. L'incontro è durato dalle 9 di sera fino all'una. Quattro ore in cui si è toccato poco dei temi amministrativi relativi alle problematiche della città di Como. I nodi affrontati sono stati, invece, quelli politici che si intrecciano con la mozione di sfiducia al sindaco di Como Stefano Bruni che sarà presentata e discussa in consiglio comunale l'8 novembre.

Più peso ai rinaldiniani – E' inutile nasconderlo, inutile negarlo: il gruppo Autonomia Liberale per Como fa riferimento a Rinaldin. I 5 liberal hanno sostenuto Rinaldin aalle regionali e ora chiedono di avere più peso all'interno del coordinamento provinciale i cui vertici, come è noto, sono in contrasto con l'ala rinaldiniana del Pdl comasco. All'incontro di ieri sera Rinaldin si è presentato nelle vesti di paciere, affermando di preferire che i 5 non escano dal Pdl.

Pronti a tronare - In cambio, però (è una delle ipotesi) avrebbero chiesto l'azzeramento dei vertici provinciali del Pdl per ridistribuire i posti in coordinamento in modo più equo tra rinaldiniani, ex An e ciellini. Qualora fosse accettata questa richiesta i 5 usciti dal gruppo consigliare del Pdl potrebbero essere addirittura disposti a rientrare nei ranghi.

E la sfiducia? - Ancora non è stato definito nulla. Pdestà non ha ancora dato risposte e ieri si è limitato ad ascoltare le ragioni di tutti i protagonisti della vicenda che riguarda lo strappo nel Pdl lariano. Eppure lunedì si discute la sfiducia. Come si comporteranno i consiglieri di Autonomia Liberale? Con ogni probabilità salveranno Bruni, altrimenti rischierebbero di essere espulsi dal partito e a quel punto ogni loro richiesta non potrebbe più essere accolta. Resta però la contraddizione di quanto vanno dicendo da alcuni giorni, cioè che esistono delle situazioni e delle problematiche legate all'amministrazione della città che necessitano risposte immediate e garanzie, altrimenti il mandato di Bruni non può continuare. Cosa prevarrà? Gli interessi della città o quelli politici?

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