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Politica, 'ndrangheta e giornalismo, Fermi difende il suo collaboratore: "Una persona perbene, vogliono colpire me"

Negli atti dei pm compaiono nomi legati alla politica che però non sono indagati

Alessandro Fermi prende posizione riguardo ad alcuni articoli di giornali che hanno accostato il nome di uno dei suoi più fidati collaboratori, Giuseppe Cangialosi (32 anni), a quello di un indagato nella maxi inchiesta anti 'ndrangheta. Come è noto nell'inchiesta sono finiti personaggi politici o legati alla politica. In alcuni casi, come quello del consigliere comunale di Como Antonio Tufano, si tratta di persone niente affatto indagate. E' questo il caso anche di Cangialosi che, come spiega Fermi un post sulla sua pagina Facebook, avrebbe avuto la colpa di avere partecipato a un aperitivo elettorale insieme ad altre 50 persone dove sarebbe stato invitato anche uno degli indagati che si presume siano in stretto legame con la 'ndrangheta. Fermi spiega che a quell'aperitvo l'indagato neanche era presente, poi spiega che secondo lui gli articoli di giornali su Cangialosi sarebbero solo un modo per ferire lui colpendo il suo collaboratore.

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