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Giro d'Italia a Como, le accuse: "Costo eccessivo, potevamo sistemare i nostri impianti sportivi"

Perché la lista Rapinese Sindaco è contraria

Ospitare l'arrivo di tappa del Giro d'Italia costerà al Comune di Como circa 260mila euro, la gran parte dei quali da versare a Rcs per l'organizzazione e la restante parte per predisporre alcuni servizi essenziali, come i bagni pubblici. Un costo, questo, ritenuto eccessivo dai consiglieri della lista Rapinese Sindaco, gli unici, anche all'interno dell'opposizione, ad avere votato contro la variazione di bilancio approvata lunedì 22 ottobre 2018 dall'aula di Palazzo Cernezzo per stanziare i 260mila euro per ospitare la tappa della corsa rosa.
Alessandro Rapinese è contrario a priori solo perché si tratta di una decisione della maggioranza? In realt stando a lui il no del suo gruppo consiliare alla tappa comasca del Giro è dettato dai costi eccessivi. E' stato il consigliere Fulvio Anzaldo a chiedere innanzitutto alla giunta di fornire un tariffario per l'organizzazione delle tappe, cosa che in realtà non sembra esistere in quanto in Italia, a differenza di altri Paesi, sembra che i costi siano affidati a una trattativa privata tra Rcs e le amministrazioni che ospitano la competizione ciclistica. Anzaldo ha poi snocciolato alcuni costi di arrivi di tappa precedentemente organizzate in altre città.

"Como mi ricorda, con le dovute proporzioni, un po' il Brasile - ha commentato Rapinese - che ha voluto a tutti i costi ospitare i mondiali di calcio affrontando costi enormi nonostante in quel Paese ci siano milioni di poveri che muiono di fame. Intendo dire che nella nostra città ci sono tante questioni prioritarie da risolvere che certamente porterebbero più benefici allo sport cittadino, come la sistemazione delle strutture sportive. Ricordo a questa giunta - ha aggiunto Rapinese - che la nostra città non ha un palazzetto dell sport. E a chi dice che sono passati trent'anni dall'ultima tappa comasca del Giro voglio ricordare che allora, nel 1987, avevamo un palazzetto, uno stadio del ghiaccio e una piscina pressoché nuovi. Questa scelta di organizzare a questo costo il Giro a Como - ha poi concluso il capogruppo di Rapinese Sindaco - è uno schiafo in faccia a tutti i ragazzi comaschi che non hanno strutture sportive degne di questo nome dove praticare le proprie passioni".

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