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Gaffuri e Tambini, confronto sulle cooperative

Due tra i volti più noti della politica comasca si sono incontrati ieri al circolo cooperativo di via Canturina ad Albate. Luca Gaffuri, candidato alla Regione per il PD e Patrizio Tambini, candidato alla Regione per il PDL. L’argomento della...

Due tra i volti più noti della politica comasca si sono incontrati ieri al circolo cooperativo di via Canturina ad Albate. Luca Gaffuri, candidato alla Regione per il PD e Patrizio Tambini, candidato alla Regione per il PDL. L’argomento della serata, organizzata da Confcooperative e LegaCoop, era principalmente "cosa può fare Regione Lombardia per sostenere le cooperative?". Quali gli strumenti da adottare? E’ stato fatto abbastanza oppure ci sono state mancanze? Moderatori della serata il presidente Confcooperative Mauro Frangi e il responsabile provinciale LagaCoop Luigi Baggioli. Ad organizzare l’evento, Edoardo Riva, presidente del circolo cooperativo. La serata è stata abbastanza partecipata. Ci sono stati diversi interventi dal pubblico: fra le domande poste, alcune riguardavano il mondo del lavoro e dei giovani, della cultura, della crisi economica. Il comune denominatore: può il mondo delle cooperative essere coinvolto più attivamente nelle politiche regionali? Naturalmente, è stato anche fatto un resoconto sugli ultimi anni in Regione.

Tambini, sottolinea: “Ritengo che il monopolio pubblico, in tutti i settori, non è la cosa migliore. Deve essere un mix di pubblico e privato”. Gaffuri, invece, sottolinea più le mancanze che la Regione ha avuto in questi anni: “Era una specie di grande USL. Sulle altre politiche vedevo una Regione impotente. In parte per mancanza di risorse, in parte per incapacità progettuale”. Una giovane ragazza dal pubblico chiede a Gaffuri quali sono le battaglie portate avanti e perché dovrebbe essere rivotato. Gaffuri risponde: “Il rinnovamento è necessario e Ambrosoli rappresenta il rinnovamento”. Rivendica comunque alcune battaglie vinte: “Siamo riusciti a mandare a casa il consiglio di amministrazione di Cà d’industria e abbiamo fatto delle battaglie sul sistema ferroviario: abbiamo ottenuto il riconoscimento dei bonus”. La prima ora di dibattito è stata abbastanza tranquilla. Sul finire della seconda ora, invece, il pubblico comincia a scaldarsi. Qualcuno dice apertamente di essere deluso, aspettandosi un confronto più acceso: “Siete di due partiti diversi, non c’è stata neanche litigiosità”. Altri se ne vanno. Dalla platea si sente: “Non ci siamo”. E’ evidente, dunque che il pubblico presente, rappresentato principalmente dal mondo delle cooperative, avrebbe preferito parlare di argomenti più vicini alla loro sensibilità, come la tangenziale Como - Lecco e il problema delle paratie.

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