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Friday For Future: "La ciclabile la facciamo noi"

In bici da Cantù a Como: "Perchè non pretendere che ogni nuova strada costruita abbia a fianco una pista ciclabile?"

"Ѐ possibile andare da Cantù a Como in bicicletta?  Sì, è fattibile. La strada esiste e se la cerchiamo su internet i chilometri non sono poi tanti: tra i 12 e i 14. E allora, perchè nessuno lo fa?". Se lo chiedono gli attivisti comaschi di Frifday for Future che stanno organizzando una pedalata di protesta. 

"Se non avete mai provato - aggiungono - immaginate di andare in bici sulla statale, o sulla Napoleona piena di automobili; di tombini e buche non parliamone. Tuttavia non ci sono piste ciclabili lungo le tratte più percorse ogni mattina per gli spostamenti verso i luoghi lavorativi e le scuole;  le uniche due possibilità sono i marciapiedi, dove esistono, oppure la strada, con il rischio di essere investitu ogni tre minuti. Quindi, non solo la tratta Cantù Como o Como Cantù, ma ogni spostamento risulta impossibile da fare in bici, a meno che non si abiti a Como centro e si debba andare da Como a Cernobbio per una breve gita turistica. Per chiunque arrivi dalle zone fuori dal centro (Ponte Chiasso, Sagnino, Monte Olimpino, Camerlata, Lora, Lipomo, Tavernerio, Erba eccetera) risulta impossibile arrivare a Como e a scuola in bici. Ma anche a piedi a volte! Quanto  spesso vediamo studentu che la mattina camminano sul lato della strada, rischiando di essere investitu, solo perché le fermate del bus non sono collegate alle scuole attraverso percorsi protetti?". 

"Ѐ ora di ripensare completamente la mobilità a Como e di ripartire dalle persone: da chi si sposta per andare a lavorare con i mezzi pubblici ogni mattina, dallu studenti, da anziani e disabili. Perchè non pretendere che ogni nuova strada costruita abbia a fianco una pista ciclabile? Sabato 14 maggio proveremo a costruirla noi con un bike strike che da Cantù arriverà fino a Como per dimostrare che è possibile pensare e vivere una mobilità diversa. La ciclopedonale vi costava la metà, non l’avete costruita noi la facciamo qua". 

"Più volte nel corso degli anni - concludono gli attivisti di Friday For Future Como - ci ritroviamo a dover subire costanti ritardi e disservizi del trasporto pubblico. Questo non è ammissibile in una regione che investe ogni anno in grandi opere stradali come Pedemontana, Variante della Tremezzina, Tangenziali e bretelline varie.Nonostante la mobilità pubblica sia ormai diffusa ed efficiente in molte città del mondo, d’Europa e d’Italia, a Como sembra proprio non poter funzionare, e continua ad essere scarsa, mal organizzata, costosa. Il trasporto pubblico deve diventare centrale nelle scelte politiche dei prossimi anni affinché avvenga la transizione ecologica della mobilità. Oltre che attuare una mobilità integrata dobbiamo anche migliorare l'offerta dei servizi attuali in modo che vengano massimizzati i benefici sociali ed ambientali del mezzo pubblico: per questo abbiamo bisogno che le nostre amministrazioni si facciano portavoce di studi su origine e destinazione del traffico delle persone, per poi cadenzare con una certa frequenza il Tpl su gomma".

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