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Formigoni pronto a rivedere il progetto del lungolago e ad annullare le paratie

Il progetto del nuovo lungolago e delle paratie potrebbe davvero essere modificato. Il sindaco di Como Mario Lucini ha illustrato in una conferenza stampa convocata questa mattina i contenuti dell'incontro che ha avuto nella sede della Regione...

Il progetto del nuovo lungolago e delle paratie potrebbe davvero essere modificato. Il sindaco di Como Mario Lucini ha illustrato in una conferenza stampa convocata questa mattina i contenuti dell'incontro che ha avuto nella sede della Regione Lombardia con il presidente Roberto Formigoni e alcuni dirigenti del Pirellone. Secondo quanto affermato da Lucini c'è stata una sostanziale apertura della Regione nei confronti dell'idea presentata da Lucini di valutare la possibilità di rivedere il progetto delle paratie. La percorribilità di questa strada è ancora tutta da approfondire, ma l'intenzione di Lucini è quella di stendere un dettagliato documento, caratterizzato anche da approfondimenti scientifici, che illustri le ragioni per le quali la prosecuzione del progetto del nuovo lungolago non è più auspicabile e che allo stesso tempo proponga una soluzione alternativa. Tra le più evidenti varianti che Lucini vorrebbe approntare al progetto c'è l'abolizione delle paratie mobili davanti a piazza Cavour e una rivalutazione dell'opportunità di installare le paratie manuali (i panconi che andrebbero posizionati a mano per impedire le esondazioni) che sono previsti nei tratti compresi tra piazza Cavour e i giardini a lago e tra piazza Cavour e viale Geno. In realtà le modifiche auspicate da Lucini riguardano anche altri aspetti meno evidenti ma molto importanti che caratterizzano l'attuale progetto. Per esempio si vorrebbe evitare la realizzazione della seconda vasca di laminazione e si vorrebbe procedere con una impermeabilizzazione del terreno meno invasiva e profonda per non intaccare il delicato equilibrio statico del lungolago che già durante i lavori del primo lotto è stato in parte compromesso causando cedimenti strutturali ad alcuni edifici.

La possibilità o meno di rivedere il progetto passa necessariamente attraversoil via libera della regione, poiché è proprio il Pirellone ad avere finanziato il cantiere del lungolago mettendo a disposizione i contributi della cosiddetta Legge Valtellina. Inoltre, è stata sempre la stessa Regione ad avere stabilito quale fosse l'altezza di protezione dalle esondazioni che giustificasse l'impiego dei fondi della Legge Valtellina. Durante la conferenza stampa Lucini, infatti, ha spiegato che in un certo senso "il Comune è l'attuatore del progetto" ma le decisioni ultime sono avallate dalla Regione. Per dare forza alla sua richiesta di rivedere il progetto Lucini ha presentato il documento sottoscritto dai soggetti che hanno partecipato al tavolo della competitività lunedì scorso in camera di Commercio a Como. Sarà proprio anche attraverso la concertazione e il dialogo con questi soggetti, tra i quali soprattutto le associazioni di categoria, che si valuterà la soluzione alternativa all'attuale progetto del lungolago. Lucini ha parlato di "alcune settimane di tempo" per approntare uno studio preliminare che servirà per decidere o meno l'opportunità di procedere con l'effettiva rivisitazione del progetto del lungolago.

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