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Evasione fiscale e scuole paritarie, l'assessore Pusterla replica a Bordoli

La polemica è scoppiata l'altra sera in consiglio comunale, quando il capogruppo del Pdl di Como, Laura Bordoli, ha tuonato contro l'amministrazione comunale per chiedere di chi sia stata l'idea di intraprendere la lotta all'evasione fiscale a...

La polemica è scoppiata l'altra sera in consiglio comunale, quando il capogruppo del Pdl di Como, Laura Bordoli, ha tuonato contro l'amministrazione comunale per chiedere di chi sia stata l'idea di intraprendere la lotta all'evasione fiscale a partire dai genitori dei bambini iscritti alle scuole paritarie. Bordoli, tra l'altro, oltre a paventare il rischio di tensioni sociali, ha criticato la volontà del Comune di sostituirsi agli enti competenti in materia di recupero dell'evasione. L'assessore al Bilancio e Politiche Finanziarie e Tributarie del Comune di Como, Giulia Pusterla, ha così deciso di replicare a nome dell'amministrazione: “Vorrei sgombrare subito il campo da ogni pretesto. Il trattamento è identico sia per gli iscritti alle scuole pubbliche sia per gli iscritti alle scuole paritarie di ogni grado. Le richieste sono arrivate alle paritarie perché per le pubbliche l’amministrazione possiede già i dati. Como è una città di confine e quindi abbiamo ritenuto che uno dei primi filoni per la lotta all’evasione dovesse riguardare le residenze fittizie all’estero. Per capire dove sia l’effettiva residenza di un soggetto si deve avere riguardo a dove sia il centro degli interessi, anche affettivi, e in questo senso la frequenza di una scuola in Italia da parte dei figli è un indizio utile per avviare una verifica in tal senso".

"Del resto- ha aggiunto Pusterla - per quanto riguarda le scuole pubbliche si stanno predisponendo, ad esempio, controlli sui dati dichiarati ai fini dell’Isee. Non c’è alcuna duplicazione di lavoro rispetto all’Agenzia delle Entrate e alla Guardia di Finanza, anzi c’è una grande collaborazione tra il Comune e queste istituzioni: il settore “Servizio Recupero Evasione Fiscale” si consulta periodicamente con loro per il miglior esito delle segnalazioni qualificate che il Comune provvederà a trasmettere. Nessuno mette in discussione la libertà di scelta educativa, ma nessuno può limitare la lotta all’evasione. E l’unica cosa che lascia davvero sgomenti è il fatto che alcuni politici non sentano l’urgenza di fare una lotta all’evasione seria ed efficace e non finta e propagandistica. In effetti a parole tutti si dichiarano favorevoli alla lotta all’evasione, ma appena si comincia a lavorare seriamente ecco che si ricorre subito a pretesti per opporsi a delle giuste verifiche. Non si sta ingenerando alcuna tensione sociale, al più speriamo di provocare in tutti una tensione morale che porti al rispetto delle regole. La posizione, pertanto, appare davvero strumentale perché chi è fiscalmente corretto non ha nulla da temere”.

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