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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2022

Minghetti e il San Martino: "Un polmone verde che potrebbe ospitare eventi e festival"

Ma domani la Provincia presenta il progetto del campus per le scuole superiori all'ex manicomio

Per stemperare il clima elettorale sempre più teso, verrebbe da dire che se nel prossimo lustro venissero realizzare solo la metà delle promesse fatte, chiunque fosse diventato sindaco verrebbe portato in tripudio per Como da una folla di cittadini. Tuttavia è bene ricordare a chi ad esempio nuovamente sogna un futuro mirabolante per la Ticosa, tra nuovi palazzi e nuova cretaività, che l'ex tintostamperia chiuse nel 1981.

Ma a Como non ci sono solo il nuovo lungolago e i resti ormai cinquantenni della vecchia fabbrica. Nel capoluogo abbiamo un altro simbolo del passato ancora alla disperata ricerca di una rinascita: il San Martino. E così, se domani l'amministrazione Provinciale presenterà il progetto per l'ex ospedale psichiatrico che non è piaciuto ad Adria Bartolich e che invece ha fatto strabuzzare gli occhi a Giordano Molteni, ieri Barbara Minghetti ha visitato il San Martino e incontrato le realtà che ancora lo animano. 

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"Un pomeriggio a San Martino - ha scritto la candidata del centrosinistra sulla sua pagina Facebook - ricco di incontri, volti e testimonianze all’insegna di 3 valori cardine della nostra campagna elettorale: inclusione, accoglienza e partecipazione. Di inclusione, ad esempio, abbiamo parlato con i redattori della rivista “Oltre il Giardino”, seguita da tanti anni dal fotografo Gin Angri. La redazione, composta da persone fragili, è ospitata in alcune sale del Centro Diurno del San Martino, un luogo che merita di essere valorizzato perché è un patrimonio di tutta la città. Un polmone verde che potrebbe ospitare eventi musicali, culturali e festival di ogni genere. Perché, ad esempio, non realizzare in questa zona un festival sulla falsariga del Carroponte?".

"Sempre nel parco di San Martino - aggiunge Minghetti - è presente la suggestiva Chiesa Ortodossa di Como che accoglie molti fedeli russi, moldavi e ucraini. Padre Alexis mi ha accolto raccontandomi con passione l’impegno, suo e della comunità che rappresenta, per accogliere i profughi ucraini in questo momento drammatico e del loro coinvolgimento nel Tavolo Interfedis. Un mio desiderio, comunicato oggi a Padre Alexis, sarebbe quello di riportare in città il Festival Intrecci di Popoli, magari proprio qui al San Martino". 
 

La nuova stoccata di Civitas sul San Martino

A dare manforte ai pensieri già espressi in materia da Adria Bartolich, ci ha pensato il consigliere comunale di Civitas Guido Rovi che sulla questione dell'ex manicomio di Como si è così espresso: "L'idea di portare le scuole superiori (quali poi?) nel San Martino è semplicemente da pazzi, altro che sviluppo. Che fine farebbero gli altri edifici? Il setificio fino a pochi mesi fa ha avuto ponteggi per la manutenzione. Soldi buttati? Davvero vogliamo spostare il Caio Plinio, il Volta, la Ciceri, il Pessina o Setificio?".

"Oppure - aggiunge - si vogliono spostare Magistri e Leonardo-Ripamonti? S parla genericamente di "scuole" a riprova di una proposta senza visione. Una scelta pessima che farebbe male a Como. Sembra che si vogliano spostare le scuole solo per svendere il patrimonio scolastico storico per la speculazione edilizia e farci magari appartamenti, alberghi o con una sostituzione edilizia magari un autosilo. Come si può avvallare poi la cementificazione nel parco del San Martino? Vogliamo davvero un centro storico senza studenti ad uso e consumo del turismo mordi e fuggi? Una vergogna del genere sarebbe la degna erede dell'autosilo valmulini dopo aver spostato l'ospedale". 

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