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Elezioni comunali 2022

Salvini a Como: "Alle polemiche della sinistra rispondiamo con l'amore e un sorriso"

Il leader della lega fa sue le istanze pacifiste contro la guerra

Ultima visita in città, prima del voto del 12 giugno, per Matteo Salvini. Il leader della Lega, a Como per sostenere il candidato del centrodestra Giordano Molteni, è arrivato al gazebo del Carroccio accolto da applausi e cori da stadio. Dopo i rituali selfie con i simpatizzanti del suo partito, Salvini ha preso il microfono tra la folla del mercato della mura: "Como è una delle città più belle del mondo e ogni volta che vengo qui mi si apre il cuore. Como è e sarà bella, a prescindere dalle amministrazioni che la guideranno, grazie alla sua popolazione laboriosa, a volte un po silenziosa ma tra le più generose d'Italia. Abbiamo qualcuno come Giordano Molteni che il sindaco lo ha già fatto, è competente, è onesto, ha le idee chiare. Se guardo indietro vedo che molti lavori sono stati fatti, penso alle paratie, alla Pedemontana, alla Variante della Tremezzina, alle tante scelte fatte per il futuro di Como. I progetti ci sono e anche le risorse, sono contento di quello che ha fatto la Lega nonostante il covid. Alle polemiche della sinistra, che mi sembra nervosetta, rispondo con l'amore e un sorriso":  

Al voto senza mascherina

"Non potevo non ripassare a Como - aggiunge Slavini - prima del voto. Se poi ci sarà il ballottaggio, come probabilmente ci sarà, ci rivedremo ancora. Intanto siamo riusciti a evitare l'obbligo della mascherina ai seggi ma rimane indegno che gli studenti debbano ancora tenerla, soprattutto quelli che andranno a fare la maturità a luglio con 40 gradi all'ombra. Una tortura senza nessuna ragione scientifica. Intanto ottenuto che al seggio non sia obblogatoria, una conquista di civiltà, se così si può dire".

Benzina e pace

"Senza pace in Ucraina - ricorda Salvini - la benzina arriverà a 3 euro. Bisogna lavorare per la pace, per il il disarmo, per il cessate il fuoco. Che si fermino le bombe e i missili in Ucraina. Difendere la pace significa difendere anche il lavoro in Italia. Mi dispiace che la sinistra, che una volta sbandierava la pace dalla sera alla mattina, adesso parli di armi e di guerra e se la prenda con uno che, con tutti i suoi limiti, sta cercando di costruire ponti di dialogo e di pace. Ripeto, se la guerra andasse avanti per mesi non so quanti posti di lavoro salterebbero. Per quanto riguarda lo sconto sulla benzina, il Governo ha comunque l'obbligo della proroga. Scade l'8 luglio ma è impensabile che le famiglie debbano spendere uno sproposito per la loro settimana di vacanza, quindi abbiamo già chiesto a Draghi, così come di rinnovare l'aiuto per le bollette del gas e della luce, che lo sconto arrivi almeno sino in autunno". 

La guerra e l'economia

"Io continuo ad avere buone relazione con tutti - afferma Salvini - sia coi russi sia con gli ucraini. Mi stupisce che altri segretari di partito non facciano nulla e anzi usino parole di guerra, Noi lavoreremo come Lega affinché il Parlamento trovi una soluzione che metta la pace, il dialogo e la diplomazia al centro di tutto. La guerra non è solo un disastro per chi muore in Ucraina ma rischia di diventare presto un disastro anche per il lavoro degli italiani. Se poi ci si mette anche Bruxelles, alimentiamo altre sciagure. Porre fuori legge le auto a benzina dal 2035, significa essere dei fessi. Evidentemente Bruxelles - aggiunge Salvini - vuole aiutare l'economia cinese e non quella europea. Io sono qui tra i commercianti del mercato, gente onesta che lavora e paga le tasse in Italia. La pandemia ci ha abituati a fare acquisti online da grandi gruppi che non pagano nemmeno le tasse nel nostro Paese. Riappropriamoci delle nostre abitudini e sosteniamo la nostra economia".

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