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Elezioni comunali 2022

Rapinese fa il duro: "Le mie volontà saranno legge"

Se diventerà sindaco di Como, terrà per sé Patrimonio e Sport per sistemare la piscina di Muggiò

Dopo i parcheggi, Alessandro Rapinese mette in chiaro un altro punto del suo programma. Un tema caldo, caldissimo: quello della piscina olimpionica che, come abbiamo scritto ieri, rischia di riaprire non prima del 2024. Sempre che entro la fine del mandato la giunta Landriscina riesca a pubblicare il bando per il restauro. 

Con i suoi abituali toni fermi, Rapinese alza il tiro e scrive così: "La piscina di Muggiò, come il resto degli impianti sportivi comunali, negli ultimi decenni, con centrosinistra e centrodestra al governo,  sono stati lasciati marcire. Appena al governo rimetterò rapidamente in sesto la piscina e riaprirà. Così come farò il diavolo a quattro per recuperare ogni singolo immobile ad uso sportivo in città. A qualunque costo. Qualunque. Per farlo mi terrò sia la delega al Patrimonio che quella allo Sport. E le mie volontà saranno legge".

Quel che colpisce, ma fino a un certo punto, è lo stile accentratore del candidato sindaco. Che se da un lato della medaglia mostra il tono risolutorio dell'uomo solo al comando, dall'altro rischia di evidenziare la debolezza della squadra. Frasi e ostentazioni che mostrano una determinazione elettorale senza filtri, d'altronde che Rapinese sia allergico alla politica dei partiti e ai loro compromessi non è una novità. Tuttavia siamo in campagna elettorale e Rapinese, in versione Patrick Swayze, ha deciso fare il duro. 

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