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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Barbara Minghetti: "Ecco la nostra proposta per liberare Como dal traffico"

Parcheggi a raso, incentivi per autosili, car-poolig e car-sharing. Verrà nominato un Mobility Manager

Uno dei porblemi più grandi della nostra città è certamente quello del traffico. La candidata sindaco del centrosinistra, Barbara Minghetti, dopo aver bocciato senza mezze misure il piano del traffico del Comune di Como, ha presentato questo mattina la proposta della sua colazione: “Per rendere Como una città un cui davvero si viva bene, è urgente affrontare il problema del traffico e della viabilità. Noi l’abbiamo fatto, avvalendoci dei migliori esperti e siamo pronti a proporre la nostra soluzione concreta”. Barbara Minghetti introduce così l’idea elaborata dal tavolo della Transizione ecologica: “Si tratta di una proposta seria e rivoluzionaria, per rendere la nostra città più vivibile per famiglie, lavoratori, studenti e bambini. Sappiamo che sarà un percorso non semplice, lungo e articolato, ma sappiamo come affrontarlo”. 

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Il presente. L’analisi

La situazione del traffico cittadino, sia in convalle sia nei quartieri, è sempre più critica. 
In ogni zona di Como, si registrano code quotidiane e il problema tocca dimensioni inaccettabili su alcune direttrici, con particolare pressione in svariati momenti topici nel corso dell’anno. 
Le conseguenze di questo caos sulla qualità della vita, soprattutto per la nostra salute, sono gravissime. 

Il problema della viabilità dev’essere affrontato con pragmatismo, coraggio e lungimiranza. Occorre cambiare approccio rispetto al passato, ed è per questo che abbiamo chiesto all’amministrazione in carica di ritirare il Piano generale del traffico urbano commissionato nel 2018 (amministrativamente, un’era geologica fa) e in fase di approdo al consiglio comunale. Il Piano della giunta, infatti, propone di puntare sui parcheggi di interscambio seguendo lo stesso schema degli ultimi vent’anni, soluzione che ha dimostrato negli anni di non avere un impatto significativo sul traffico cittadino. I parcheggi di interscambio hanno certamente una loro funzione, ma necessitano di un sistema radiale di penetrazione in città attraverso trasporto pubblico, car-sharing e car-pooling. 
Inoltre, nulla è previsto relativamente ai picchi di traffico che, in corrispondenza delle festività natalizie e di eventi eccezionali, paralizzano letteralmente l’intera città.
Alla luce di questa impostazione, come detto, abbiamo chiesto il ritiro del Piano da parte della giunta, anche se entro il termine del 23 marzo depositeremo le nostre osservazioni ufficiali e dettagliate al Piano stesso. 

Parallelamente si rileva che, nonostante sia un obbligo di legge per i Comuni con oltre 50mila abitanti, il Comune di Como non ha ancora provveduto alla nomina di un Mobility Manager di Area.

Il futuro. La proposta.

Per superare lo schema basato sui parcheggi di interscambio, che manterranno il loro ruolo di prima area di sosta, una volta messi in rete all’interno di un sistema di penetrazione radiale verso la città, sarà necessario dare una valida alternativa a chi comunque si reca in città, realizzando nuovi posteggi cosiddetti di attestamento. 
Per fare alcuni esempi: un nuovo autosilo sull’area dell’Ippocastano, il raddoppio della disponibilità in via Sirtori, un parcheggio interrato da realizzare durante i lavori di rigenerazione dell’area Ticosa, un autosilo al Collegio Gallio (realizzato da privati) e un parcheggio lungo via Regina Teodolinda (realizzato da privati) sono tutte soluzioni percorribili nei prossimi anni, con un avvio rapido degli interventi.
 
A fronte della realizzazione di nuovi parcheggi di attestamento dovrà corrispondere, contestualmente, l’eliminazione di parcheggi a raso dalle strade cittadine e la creazione di viali alberati di ampia dimensione, con il raggiungimento di molteplici obiettivi: 

1) la sensibile riduzione del traffico generato da chi ingombra quotidianamente le strade in cerca di un parcheggio, 
2) la creazione di nuovi spazi che, rigenerati, ospiteranno percorsi protetti ciclopedonali e viali alberati, in cui la cosiddetta mobilità dolce avrà finalmente una propria collocazione. Grazie a questa rigenerazione, l’intera città trarrà grande beneficio, anche in termini di vivibilità e di qualità della vita generale,
3) la fluidificazione del traffico nelle vie in cui la sosta a raso viene eliminata, 
4) la realizzazione di nuove corsie preferenziali a favore del trasporto pubblico. 

Infine, la futura Amministrazione Comunale dovrà farsi parte attiva con gli altri enti coinvolti per verificare l’opportunità e la sostenibilità dell’attuazione di un percorso tangenziale esterno alla città, in continuità con il segmento già realizzato, al fine di diminuire in modo sostanziale il traffico di percorrenza nella convalle. Ciò potrebbe facilitare l’implementazione delle soluzioni sopra elencate, per permettere ad una parte del traffico di transito di evitare l’attraversamento di Como, con miglioramento delle condizioni di congestione della città e una riduzione dei tempi di trasporto.  

La circolare urbana

In questo nuovo sistema di parcheggi di attestamento è importantissima l’attivazione di una nuova linea circolare urbana, in cui mezzi pubblici a basso impatto inquinante percorreranno il perimetro della convalle, toccando le stazioni ferroviarie, i nuovi parcheggi sopra menzionati e quelli esistenti (Valduce, Centro Lago, Stazione Sn Giovanni, via Castelnuovo), in modo da offrire un trasporto con passaggi ogni 10 minuti. Grazie alla presenza della circolare urbana ad alta frequenza la scelta dell’area di sosta sarà sostanzialmente ininfluente, visto che da ogni parcheggio sarà possibile raggiungere ogni parte della città attraverso percorsi di collegamento al centro in mobilità dolce.

La politica generale della sosta

In generale, la politica della sosta andrà gradualmente a contenere la penetrazione dei mezzi privati verso il centro città (con esclusione, ovviamente, dei residenti, che avranno libertà assoluta di accesso). 
Il cittadino avrà a disposizione un flusso continuo e capillare di mezzi pubblici che, grazie al potenziamento delle corsie preferenziali, diventeranno sempre più competitivi in termini di tempi di percorrenza e di comfort rispetto al mezzo privato.
La tariffazione del trasporto pubblico dovrà andare rapidamente verso un modello di biglietto integrato, acquistabile con facilità. Il sistema di bigliettazione elettronica in via di implementazione su trasporto pubblico, Navigazione e Funicolare dovrà essere completato con la possibilità di acquisto tramite smartphone. 
Una comunicazione efficace, precisa e intensa dovrà, inoltre, dare impulso all’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi alle auto, quali treni e navigazione del lago. 

La politica della sosta per i residenti

La politica di scoraggiamento della penetrazione dei mezzi verso il centro non toccherà i cittadini residenti che, al contrario, beneficeranno della graduale implementazione del Piano. Per ogni stallo eliminato a raso sulle strade, un posto auto alternativo sarà individuato nei nuovi parcheggi. I residenti avranno diritto alla totale libertà di circolazione e saranno attivate convenzioni in grado di assolvere alla necessità di parcheggio per chi risiede in città, lavorando per l’azzeramento delle liste d’attesa. 

Incentivazione car-poolig e car-sharing

Attraverso politiche tariffarie specifiche, saranno incentivati sia il car-pooling sia il car-sharing, con meccanismi premiali per i cittadini che si organizzeranno in forme di condivisione dell’utilizzo dei mezzi privati e la creazione di stalli preferenziali.

La smart city e la sosta

Il sistema della sosta dovrà essere interamente digitalizzato, in modo che chiunque dovesse considerare l’ipotesi di recarsi in convalle dovrà avere accesso immediato a una piattaforma che offra il quadro, in tempo reale, della disponibilità della sosta e della localizzazione dei posti liberi. 
In questo modo, gli automobilisti in ingresso in città sapranno dove potranno parcheggiare e non intaseranno le strade nella ricerca di uno stallo. 

I bus di linea e turistici

Nell’ottica dell’eliminazione di zone di congestione e di miglioramento complessivo della zona limitrofa al lago, all’interno di un accordo dell’Agenzia TPL Como-Lecco-Varese, il capolinea dei bus di linea di piazza Matteotti verrà trasferito in zona stazione San Giovanni, conservando la possibilità di interscambio attualmente offerta sul polo di Como-Lago e il facile raggiungimento delle destinazioni in centro città.

I bus turistici che attualmente fermano in piazza Roma saranno anch’essi trasferiti nei pressi della stazione San Giovanni, dove troveranno una nuova zona sosta, grazie all’intervento urbanistico/edilizio in fase di progettazione. 

Piani di mobilità di emergenza

Parallelamente all’implementazione del nuovo sistema di sosta e mobilità, è necessario affrontare le fasi di vera e propria emergenza traffico, soprattutto in occasione del periodo natalizio, di alcuni weekend e di eventi straordinari (sportivi, culturali e sociali). In questa prospettiva, con Piani di mobilità di emergenza, saranno prese in considerazione soluzioni di contingentamento del traffico in entrata in città, sempre attraverso l’ausilio della tecnologia, in modo da consentire l’accesso ai veicoli che oggettivamente hanno la certezza di trovare parcheggio in convalle. Questi Piani attueranno un ulteriore incremento del servizio di trasporto pubblico e saranno sostenuti anche attraverso la partecipazione diretta dei soggetti organizzatori dei singoli eventi. 

Il Mobility Manager

La nomina di un Mobility Manager d’area è importante per la gestione integrata di tutti gli interventi e copre anche le eventualità straordinarie, arrivando anche a prevedere che lo studio del Piano specifico per l’evento sia a carico di chi chiede il permesso per organizzarlo.

Mezzi alternativi (lago e rotaia)

Oltre all’intensificazione del trasporto pubblico rappresentato dell’offerta dei bus, il futuro Piano prevede anche una vera e propria navetta lacuale circolante nel primo bacino del lago e il potenziamento della linea ferroviaria tra Como e Cantù. Entrambe le soluzioni rappresentano sistemi alternativi importantissimi ed efficaci, nell’obiettivo di ridurre l’afflusso di auto verso il centro cittadino. 

Costi

I costi da sostenere sono significativi e si studierà la possibilità di intervento della società pubblica Como Servizi Urbani, unitamente al ricorso al capitale privato, attraverso procedure di evidenza pubblica.
Va considerato il ricorso a linee di finanziamento previste da bandi europei sulla mobilità e dallo stesso PNRR. Gli attuali piani di finanziamento (PNRR, PSNM.) messi a disposizione dell’Azienda di trasporto pubblico, permettono il rinnovo del parco autobus con nuovi veicoli ecologici, sia in ambito urbano sia per i veicoli extraurbani in penetrazione sulla città, garantendo una transizione ecologica. 

Questa proposta di Barbara Minghetti è condivisa dalla sua coalizione, formata da Lista Minghetti – La Svolta Civica, Como Comune, Europa Verde Como, Agenda Como 2030 e Partito Democratico, ed è frutto del lavoro svolto al tavolo sulla Transizione Ecologica, coordinato da Elisabetta Patelli e dall’architetto Giuseppe Cosenza.
 

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