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Elezioni comunali 2022

San Martino, Giordano Molteni: "Sono rimasto a bocca aperta davanti al progetto di fattibilità dell'architetto Monti"

Il candidato sindaco del centrodestra: "L'area dell'ex manicomio dovrà essere un parco pubblico ma non solo"

Dopo l'intervento di Adria Bartolich, candidata sindaca di Civitas che si è decisamente schierata contro lipotesi di un Campus Studentesco al San Martino, le sue ragioni le abbiamo raccolte nei giorni scorsi in questo articolo, sulla specifica questione abbiamo voluto sentire anche il prescelto del centrodestra alla guida di Palazzo Cernezzi. Su una delle aree più importanti della città, Giordano Molteni ha le idee molto chiare.

"In queste prime settimane di approccia alla città -afferma Molteni - mi sono fatto subito l'idea che il San Martino debba essere un polmone verde di Como, un luogo al servizio della città. Sentendo tutte le realtà, acquisendo le informazioni necessarie, ho sviluppato un quadro preciso che vorrei riprendere nel momento in cui dovessi diventare sindaco di Como. Nei giorni scorsi sono stato in Provincia e ho visto il progetto di fattibilità predisposto dall'architetto Angelo Monti, un lavoro che mi ha lasciato a bocca aperta soprattuto per il recupero dell'area centrale dell'ex manicomio. Un progetto per una scuola (Setificio, ndr) con impianti sportivi all'interno dello sviluppo di un'area verde che deve diventare un patromonio pubbblico della città. 

Non potrà però nascondere che sul destino di quell'area si dovranno fare i conti con la Regione e con la Lega.

Il compito di un sindaco è anche quello di coordinare le forze politiche, e sono quindi consapevole del compito che eventualmente mi aspetterà. Tuttavia, almeno in questa fase eletttorale, un candidato sindaco deve dire ai cittadini quali sono le proprie idee, le sue suggestioni. E la mia lampadina accesa sul San Martino dice che deve diventare il polmone verde di Como. Che non vuol dire che al suo interno non possa convivere una struttura scolastica con tutti i suoi servizi. Un sindaco deve mostrare ai cittadini qual è la sua impronta, non dico la visione ma certamente l'idea di città che immagina.  

Quindi si sente libero dai condizionamenti dei parititi della coalizione che guida?

Tutti mi tirano per la giacchetta e non sono così sciocco da evitare il confronto. Ma prima di ogni cosa ci sono i cittadini: i partiti mi devono supportare nell'interesse di Como senza condizionare il mio percorso; io mi battero per questo perché alla fine è in sindaco che risponde per tutti. Ho grande stima per il sindaco uscente Mario Landriscina, non voglio entrare nel merito delle decisioni che hanno portato a chiedere la mia disponibilità. Ma io sono io ed ho affrontato le mie esperienze professionali, sia da medico, dirigendo per anni una unità operativa complessa, sia politiche, tre mandati come sindaco di Lipomo, sempre con grande determinazione. 

C'è un avversario politico che teme più di altri?

Sono abituato a non sottovalutare nessuno e sono sempre disposto al dialogo quando ci si comporta correttamente. E in questo senso penso siano tutte persone meritevoli. Poi certamente, fermo restando che ho ben chiare le mie idee, vedo un centrosinistra molto organizzato. Noi, nonostante sondaggi che ci vedono sfavoriti, e ai quali non credo, faremo il possibile per vinvere le elezioni.

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