Breccia, il progetto "verde" per il recupero dell'asilo disegnato da Ico Parisi
E intanto Patelli si scaglia contro il Comune per i prototipi delle panchine dedicate a Parisi sul lungolago
E' il turno di Elisabetta Patelli, di Europaverde Como, lista che appoggia il centrosinistra, a scagliarsi contro l'amministrazione uscente. Oggetto del contendere l'asilo firmato da Ico Parisi a Breccia. "Un piccolo tesoro architettonico e naturalistico - afferma - lasciato affondare dall'amministrazione comunale in mezzo al caos e al degrado. Soldi a pioggia nel salotto buono mentre l'architettura di pregio sprofonda in periferia. Per Europaverde Como il suo recupero è una priorità".
"L'amministrazione -prosegue il comunicato formato insieme a Daniela De Fazio - colloca 50 prototipi della panchina di Ico Parisi sul lungolago (investimento ad alto rischio vandalismi), per commemorare il grande artista comasco di adozione, ma ha lasciato e lascia sprofondare nell'assoluto abbandono una struttura architettonica dello stesso autore, di grande pregio artistico e dalle straordinarie potenzialità di rigenerazione di un quartiere abbandonato. E' La perfetta fotografia della inerzia e della ipocrisia di questa maggioranza che si candida di governare altri 5 anni: in pompa magna annuncia arredi di lusso "firmati" sul lungolago, mentre in via del Dos ha sepolto nel degrado quella che fu una scuola psicopedagogica speciale voluta dall'ex sindaco Gelpi e disegnata da Parisi negli anni 60, poi chiusa e riutilizzata a tratti da altre istituzioni scolastiche. La struttura esprime il talento riconoscibilissimo dell'artista, che non ha potuto firmarla , ma ne ha garbatamente evidenziato la paternita' nei tondi del piccolo manufatto sul retro e in altri particolari costruttivi. Il suo sviluppo architettonico ricorda esempi di architettura nord europea e nord americana , richiamando Alto e Wright ,sviluppando un esempio di pedagogia avanzata, incastonato in un contesto ambientale con grandi spazi verdi".
"Il quartiere, caratterizzato da una forte multiculturalità - aggiungono - presenta una complessità e problematicità di tipo sociale ed economico. Sono presenti alcune strutture di supporto sociale e formativo , scuola, oratorio, associazioni di volontariato ma mancano spazi e luoghi per la formazione e l’aggregazione dei bambini e degli adolescenti nonché di supporto alle famiglie in difficoltà. Paradossalmente, camminando nell'area all'estrema periferia di Rebbio incastrata tra svincoli stradali e stecconi popolari , ci si catapulta in un altro mondo, in perfetta armonia con la natura verde e rigogliosa in un clima di pace e tranquillità Adiacente all'esistente centro riabilitativo, la struttura potrebbe costituire una potentissima arma di rigenerazione urbanistica del quartiere e dei quartieri limitrofi".
"Europa verde propone come prioritario un progetto di recupero del prezioso manufatto architettonico e il suo rilancio come centro polifunzionale dedicato alla creatività allo svago e alla socialità dei bambini e delle famiglie, attraverso atelier creativi, campus, centri estivi e altre attività da affidare ad associazioni e cooperative sociali. E una riconnessione ciclopedonale protetta al parco Negretti e alle scuole del quartiere. Questi e non altri sono interventi che interpretano perfettamente lo spirito dei PNNR. Per il recupero e riuso delle strutture scolastiche, Stato e Regioni hanno gia' stanziato 3,8miliardi di euro e molti altri ne verranno. E L'Amministrazione guarda altrove".
Il progetto
Il progetto prevede il recupero della struttura e dello spazio verde circostante dell’ex asilo di via del dos adibendolo ad un centro ,“la città del futuro”, dedicato all’offerta al territorio di laboratori artistico-espressivi – multimediali per bambini dai 2 ai 13 anni e per le loro famiglie che interverranno in alcuni dei laboratori.