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Elezioni comunali 2022

Ballottaggio il 26 giugno con l'incognita Tar

Sul nuovo sindaco penderà il ricorso del centrodestra

Il rischio di un voto rimandato a luglio è del tutto scomparso: il 26 giugno si torna alle urne. Tuttavia, il ricorso annunciato dal centrodestra prosegue e penderà sulla testa del sindaco che verrà eletto al ballottaggio tra Minghetti e Rapinese. La coalizione di centrodestra tira dritto e non arretra di un passo. In queste ore sta mettendo insieme gli elementi e le testimonianze che andranno a dare corpo alle contestazioni. Quei soli 102 voti di differenza tra Molteni e Rapinese, il caos ai seggi, si parla di circa 700 schede contestate, stanno spingendo i legali del centrodestra verso il Tar. 

“Siamo nell’ambito di un contenzioso elettorale - ha spiegato a ETV l'avvocato Claudio Ghislanzoni che segue il centrodestra in questa azione legale - e l’oggetto del contendere è la regolarità degli atti relativi all’elezione per chiarire se vi siano stati eventuali errori formali o sostanziali nei verbali di valutazione delle schede”.

In merito alla questione più importante, ovvero dell'eventualità di un rinvio del ballottaggio, Ghislanzoni ha risposto così: “Secondo l’interpretazione della norma tutti gli atti successivi all’emanazione dei comizi elettorali rientrano nella casistica che si riferisce alla proclamazione degli eletti, quindi i tempi sono più ampi. L’iter prevede dunque il ballottaggio, l’esito del voto e la proclamazione del sindaco”. 

In altre parole, se il Tribunale Amministrativo Regionale riterrà fondata la richiesta, si dovrà attendere la sentenza che arriverà con il sindaco già eletto e nel pieno delle sue funzioni. E quindi non è esclusa l'ipotesi che si debba tornare al ballottaggio.

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