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Elezioni a Cernobbio, Simona Saladini presenta il piano parcheggi e sosta

La candidata sindaco sui fuochi d'artificio: " Il modello è la delibera di Mauro Guerra"

La candidata sindaco Simona Saladini, affiancata dal vice-comandante della Polizia Locale di Como Luciano Campagnoli, che ha annunciato ufficialmente la sua candidatura in Progetto Cernobbio, ha presentato il piano parcheggi e sosta. Un piano che si integra in una visione complessiva della città, che triplica il parcheggio a ridosso di quella che per Progetto Cernobbio dovrà essere la Casa della Salute (l’ex Cinema Volta) e in pochissimo tempo garantisce il raddoppio del parcheggio di Rovenna, e non solo. Una revisione totale del piano della sosta e una regolamentazione dei fuochi d’artificio.  

Piano parcheggi

Simona Saladini: “Abbiamo bisogno di più parcheggi: amplieremo il parcheggio Parco Perlasca e di Rovenna. Fu una delle mie giunte a realizzare il parcheggio di Rovenna, che allora era sufficiente, mentre oggi è cambiato il fabbisogno. In un contesto già ricco di verde, il raddoppio del parcheggio richiederà tempi brevissimi eliminando le aiuole. Questo è un piano a basso impatto ambientale ma di grande efficacia. Per quanto riguarda il parco Perlasca, non essendoci piante di pregio, il raddoppio verrà realizzato pressocché immediatamente. Ma è lì che, sempre con un’attenzione mirata al contesto, ragionando sulla riqualificazione delle aree private degradate si potrebbe triplicare l’area parcheggi. Una visione generale che vedrebbe la Casa della salute sorgere nell’ex Cinema Volta, gli spazi auto triplicati e il degrado essere spazzato via. Ci sono poi via per Moltrasio e altre zone in cui occorre avviare un dialogo fortissimo con i privati per ricavare nuove aree utili a creare nuove zone parcheggi. In cinque anni questa amministrazione non ha messo a bilancio o sul triennale queste opere. Questo conta, chi è in carica ha gli strumenti per guadagnare anche in là nel tempo, invece il nulla”. 

Piano della sosta

Simona Saladini, candidata sindaco di Progetto Cernobbio: “Oggi al mio fianco c’è Luciano Campagnoli, vicecomandante della Polizia locale di Como e da trent’anni residente in Strettoia a Cernobbio. Il suo contributo nasce dalla sua esperienza professionale, parliamo di argomenti delicati e sentiti, occorre affrontarli nel modo più puntuale e competente possibile. Il manifesto del fallimento di questa amministrazione è il Piano parcheggio e sosta, che Monti ha approvato senza neppure voler il parere delle minoranze. Possiamo dire un piano della sosta che non soddisfa neppure coloro che con lo spazio giallo hanno avuto il posto assegnato. Non abbiamo neppure la cosa più semplice: il cartello in doppia lingua, che permette allo straniero di capire che la striscia gialla significa “sosta riservata”.  Implementeremo lo studio sul traffico di transito e sosta, sul monte ore di occupazione per equilibrare la sosta libera con gli spazi blu gialli bianchi. Studieremo tariffe agevolate mensili, semestrali e annuali. Sfrutteremo in modo intelligente le nuove tecnologie per semplificare la vita dei cernobbiesi, anziché complicarla (l’app che costringe i cittadini a segnalare quando si preleva o lascia l’auto, pena la sanzione, non è un sistema valido). Faciliteremo i B&B che prima potevano dare al turista un tagliandino da apporre sul cruscotto, oggi sostituito con una procedura complessa. Siamo poi diventati il paese dei paletti: il cittadino che ha pagato una quota annuale cerca di avere il posto garantito. Quindi sono comparsi i paletti con “riservato all’abbonato”, credo sia un unicum in Lombardia.  Mai più”.  

Fuochi d'artificio

Simona Saladini: “Sui fuochi d’artificio va detto questo: non si possono fare le scelte in funzione sempre e solo dei soldi. Progetto Cernobbio non baratta per pochi euro la qualità della vita dei cernobbiesi. Il modello è la delibera di Giunta di Mauro Guerra, sindaco di Tremezzo e presidente di Anci Lombardia, sì ai fuochi ma con un tetto massino di cinque “eventi” l’anno per le grandi strutture come Villa Erba, Villa Pizzi e Villa d'Este, meno per le strutture più piccole e il mantenimento dei fuochi istituzionali: 4, 14 luglio, 15 agosto e Forum Ambrosetti. Rispetto degli orari e basta ai mesi d’inferno che abbiamo vissuto con fuochi ogni due giorni. Per questo vorremmo essere capofila di un documento unico per tutti i Comuni del lago, perché la prima speranza per un turismo duraturo passa dalla tutela del territorio. 

Il candidato Luciano Campagnoli

Luciano Campagnoli: “Risiedo a Cernobbio da trent’anni e la prima cosa che occorre fare è uno studio approfondito del traffico e della sosta che in questi anni non è stato fatto. Va certamente normato anche il flusso pedonale (che ad esempio crea ingorghi in Strettoia), così come quello su due ruote (quando si incrociano ciclisti e autobus dire che le cose si fanno complesse è poco). Occorrono telecamere che verifichino che i camion di grossa taglia non percorrano strade a loro interdette (cosa che oggi avviene) ed elaborato un piano di sosta vero.  

Nessuno di sognerebbe mai di vietare i fuochi d’artificio a Cernobbio ma quello che avvenuto qui è inaccettabile. Faccio un esempio su tutti: il 18 giugno in una sera hanno sparato tre volte. Ed è andata così per tutta l’estate. La tutela del territorio (e del turismo) è un’altra cosa”. 

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