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"Documenti su paratie segretati, ci impediscono di vigilare sul lungolago"

Polemiche in consiglio comunale per un documento relativo alle paratie del lungolago al quale alcuni consiglieri non avrebbero accesso. A sollevare la questione è stata dapprima Laura Bordoli (Nuovo Centro Destra) che ha lamentato la mancata...

Polemiche in consiglio comunale per un documento relativo alle paratie del lungolago al quale alcuni consiglieri non avrebbero accesso. A sollevare la questione è stata dapprima Laura Bordoli (Nuovo Centro Destra) che ha lamentato la mancata risposta alla sua richiesta di ricevere copia del documento in cui la ditta dei lavori del lungolago (la Sacaim) ha elencato i motivi degli 11 milioni di euro in più che chiede al Comune. In quel documento ci sarebbero, insomma, tutti i dettagli - voce per voce - che potrebbero chiarire le ragioni dell'azienda nel chiedere una cifra così alta.

Bordoli in apertura della discussione del bilancio di previsione ha lamentato la difficoltà di affrontare nel modo migliore il dibattito: "Non possiamo non avere un documento così importante, abbiamo bisogno di esaminarlo per capire se realmente questo bilancio comunale può stare in piedi". In effetti, proprio nel parere dei revisori dei conti allegato al bilancio di previsione 2014 (che deve ancora essere approvato) viene richiesta all'amministrazione comunale "una relazione che descriva le problematiche economiche e che consenta di valutare gli eventuali provvedimenti necessari alla salvaguardia degli attuali e futuri equilibri di bilancio".

Rapinese, dunque, ha presentato un'interrogazione per chiedere in base a quale legge sia stato impedito ai consiglieri comunali di prendere visione delle riserve richieste da Sacaim. Il dirigente competente ai lavori del lungolago Pietro Gilardoni ha scritto ai consiglieri di minoranza Rapinese, Bordoli e Butti spiegando che gli atti richiesti non sono al momento visionabili e divulgabili perché rientrano in una fase precontenziosa, cioè che potrebbe portare a un contenzioso legale con l'azienda. In sintesi la lettera di riserve di Sacaim sarebbe stata segretata per tutelare il Comune ma soprattutto l'azienda.

L'assessore alla Trasparenza, Marcello Iantorno, con un paio di sentenze alla mano ha spiegato: "Le riserve si riferiscono a una lite potenziale esse sono investite da una forte esigenza di riservatezza per tutelare non ragioni istituzionali del Comune ma solo di tipo economico. Con il mantenere riservate appunto le riserve si tutelerebbe il diritto di difesa della amministrazione, diritto protetto costituzionalmente. In conclusione, la natura precontenziosa o contenziosa delle riserve fa nascere la esigenza di tutelare il diritto di difesa del Comune e quindi l'interesse a mantenere riservata la propria linea difensiva

https://www.youtube.com/watch?v=09wjtVY9NYE

Alessandro Rapinese (Adesso Como)

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