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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Caso naziskin, Confesercenti contro le manifestazioni del 9 dicembre a Como

Lettera al Prefetto: a rischio un sabato di shopping natalizio

"Pura follia fare una manifestazione di questo tipo nel ponte dell'Immacolata": non usa mezzi termini il presidente di Confesercenti Como Claudio Casartelli sulla proposta, annunciata giovedì 30 novembre dal ministro Martina, di una grande manifestazione organizzata dal PD per sabato 9 dicembre, dopo il caso dell'irruzione skinheads al Chiostrino di Sant'Eufemia all'assemblea di Como senza Frontiere (rete no profity che si occupa di migrazione e migranti) lo scorso 28 novembre.
Otto dei militanti che hanno preso parte all'irruzione sono stati identificati e denunciati.
Alla protesta del PD si aggiungerà sempre nello stesso giorno la contro manifestazione di Forza Nuova, annunciata venerdì 1° dicembre.
Due manifestazioni di tenore opposto in una città piccola come Como giustificano qualche timore. 

Cosa temono i commercianti

Timore che si trasforma in forte preoccupazione per i commercianti in merito alla data particolare scelta, in mezzo al ponte dell'Immacolata, tradizionale momento di shopping prenatalizio e di visite alla Città dei Balocchi. La paura è che i comaschi disertino la città, rinunciando agli acquisti per paura del caos che potrebbe scatenarsi per la presenza dei manifestanti. Preoccupazione cui ha dato voce Confesercenti: in una lettera indirizzata al Prefetto di Como Bruno Corda (e per conoscenza al sindaco Landriscina) il presidente Casartelli chiede lo spostamento della manifestazione in un altro giorno.

La lettera di Confesercenti


Ecco il testo inviato venerdì 1° dicembre: 

Apprendiamo da notizie di stampa che il ministro Martina, in risposta all’incursione di un gruppo di naziskin durante una riunione sui migranti, ha dichiarato la volontà di indire una manifestazione nazionale a Como per sabato 9 Dicembre.
Sabato 9 Dicembre è il giorno di mezzo del ponte della Madonna, giornata in cui tradizionalmente a Como si riversano migliaia di persone per eettuare gli acquisti di Natale e per partecipare alla Città dei Balocchi: se la città di Como risultasse bloccata per la manifestazione nazionale, gli esercenti e gli ambulanti sarebbero forzatamente costretti a rinunciare al guadagno di una delle giornate di massima vendita.
Il pregiudizio economico per questi lavoratori sarebbe notevole e non compensabile: i nostri associati ci hanno già manifestato tutta la loro preoccupazione.
Le chiediamo quindi, cortesemente, di valutare l’opportunità di autorizzare la manifestazione in un’altra data che sia compatibile con l’ordinario svolgimento delle altre manifestazioni sociali ed economiche in corso a Como, così da non penalizzare le attività commerciali e i cittadini.

"Il nostro - precisa Casartelli, raggiunto da Quicomo al telefono - non è un indirizzo verso il tema della manifestazione, ma sulla inopportunità della data scelta. Quel Ponte è tradizionalmente il momento dedicato alla famiglia, agli acquisti natalizi, ci sono i mercati aperti, la città è già congestionata per tutti questi eventi e non è proprio il giorno giusto per una manifestazione di carattere nazionale. Sapere che ci saranno contemporaneamente queste due manifestazioni-prosegue il presidente di Confesercenti - disincentiverà sicuramente chi vuole scendere in centro con i figli e invece preferirà stare alla larga".
Casartelli ha raccolto i timori dei commercianti che attendono quei giorni di festa come uno dei momenti più favorevoli per gli affari e che rischiano, secondo l'associazione, di vedere andare in fumo gran parte dei loro sacrifici.

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