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Mercoledì, 24 Aprile 2024

Maurizio Pratelli

Collaboratore

Como e la campagna vaccinale itinerante

Una città in perenne emergenza

In piena campagna vaccinale, con tutto il tempo che c'è stato per farsi trovare pronti e duraturi, ci troviamo a dove ripartire da zero. Come noto, Villa Erba cesserà infatti il suo servizio a metà agosto, quando le vaccinazioni di massa non saranno certo terminate. E se è vero che la proposta di Muggiò, quella che ha fatto infuriare Bertolaso innescando uno scambio di battute al veleno, poteva non essere del tutto convincente, anche per via dei tempi di relizzazione e messa in funzione, non si può negare che la scelta di Villa Erba, la cui provvisorietà era nota fin dal principio, abbia comportato l'esborso di parecchie risorse pubbliche.

E se è vero che le nuove proposte di Asst Lariana - padiglione Negretti nell’area del Poliambulatorio di via Napoleona, dove potranno essere allestite fino a 18 linee, e il primo piano della palazzina centrale in via Castelnuovo, che potrà ospitare fino a 6 linee -  potranno soddisfare le stesse unità operative di Villa Erba (24), viene da chiedersi perché questa soluzione non sia stata pensata fin da subito, evitando così costi e traslochi.

Se è pur vero che questa soluzione sottoporrebbe Asst Lariana ad uno sforzo organizzativo importante, risolvendo tuttavia le problematicità correlate, non è che l'approntamento di Villa Erba sia stato del tutto indolore. Ora vedremo se Regione Lombardia darà il suo nulla osta a breve o se proporrà invece soluzioni alternative che possano comunque soddisfare il buon fine di una campagna vaccinale che durerà ancora molti mesi. Visti i precedenti, al momento il Comune di Como resta alla finestra. Ma una città senza grandi strutture, come ad esempio un palazzetto dello sport, difficilmente avrà nuovi "assi" nella manica da mettere sul tavolo.  

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