"Oltraggio a Terragni": partita la petizione contro i lavori realizzati dal Comune all'asilo Sant'Elia
Attilio Terragni: “La peggiore amministrazione che Como abbia mai avuto”
Nei primissimi minuti dopo l’apertura della petizione, le firme erano già centinaia, tra cui i nomi di spicco dell’architettura di cultura italiana, a partire da Mario Botta e Simone De Micheli. Perché sì, i lavori sono stati sospesi e l’incapacità dell’azienda che li ha eseguiti finora notata dall’amministrazione comunale, ma la paura è riguardo a cosa accadrà adesso.
“Stanno già scaricando le colpe sull’azienda – parte un inferocito Attilio Terragni, primo a capire che c’era un problema sui restauri dell’asilo – cosa vuole che facciano? Ne nomineranno un’altra senza preoccuparsi delle qualifiche”. Perché proprio questo è il centro della questione (e della petizione), la richiesta di personale - architetti, ingegneri, tecnici - qualificati a portare avanti il restauro di un’opera d’arte. “E no! - Salta su Terragni – Qui siamo al punto che sarebbe già qualcosa un’azienda semplicemente capace di fare un qualunque lavoro di restauro. Siamo a livelli di incompetenza e incapacità mai visti, io non li farei lavorare a casa mia neanche gratis. Ma ditemi voi: questa amministrazione ha provato la gioia di trovarsi in mano 600 mila euro da usare per ristrutturare questa opera d’arte universalmente riconosciuta. E cosa fa? Divide quei soldi in mini investimenti da 40mile euro l’uno, di modo da non dover fare bandi. E questo è il risultato! Non c’è progetto, non c’è studio degli archivi, non c’è niente. Ma è possibile? È surreale l’incapacità amministrativa-gestionale, l’egocentrismo da piccola provincia”.
Da questa rabbia, la petizione intitolata "Oltraggio a Terragni": “È commovente l’immediatezza della risposta della gente. Perché è la spiegazione a chi mi diceva che forse le persone non sono portate a comprendere il valore di un’opera moderna, di quel tipo di architettura. E invece no, basta mostrargliele: io sono convinto che chiunque, di qualunque estrazione culturale, sia venuto con me a vedere l’asilo si batterà tutta la vita perché sia ben conservato”.
Alla fine la petizione andrà al Ministero dei Beni Culturali e alla Soprintendenza per chiedere che rispetto al restauro dell’Asilo Sant’Elia di Giuseppe Terragni ci sia un progetto globale, mirato, affidato a professionisti ed esecutori con le qualifiche professionali adeguate. Ma cosa temete che potrebbe altrimenti accadere? “Temiamo che il Comune perseveri in questo modo assurdo di gestire i lavori, che continui a essere sordo e vigliacco, perché finora abbiamo fatto un sacco di riunioni, preso un mucchio di accordi, e non ne è stato rispettato neanche uno. Mi dicono