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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Como Acqua, braccio di ferro con la Provincia, la Regione: "Basta polemiche"

L'assessore Terzi disposta a incontrare la presidente Livio

"Basta polemiche": così l'assessore regionale all'Ambiente Claudia Terzi interviene nella vicenda Como Acqua, dicendosi disponibile a un incontro con la presidente della Provincia di Como Maria Rita Livio.

Il 15 novembre 2017 l'assemblea dei soci (cioè dei sindaci del territorio comasco) ha visto la bocciatura del via libera alla fusione per incorporazione delle 12 società che gestiscono il ciclo integrato dell'acqua in provincia di Como.

"Spero che adesso la si smetta con polemiche inutili e strumentali e si pensi, esclusivamente, a fare il bene dei cittadini comaschi - afferma l'assessore Terzi, comunicando anche di aver inviato una lettera al presidente della provincia di Como. "Non posso tollerare - sottolinea Claudia Terzi - che la presidente della Provincia di Como, consideri la disponibilita' dimostrata e dichiarata in diverse occasioni da Regione Lombardia come un'ingerenza, arrivando, perfino, a sollecitare un passo indietro dell'amministrazione regionale. Certo non aveva questo atteggiamento quando nei mesi passati incontravamo lei e i tecnici per accompagnarli nel doveroso e necessario percorso di costituzione del gestore unico del servizio idrico. Gestore che, ricordo e' previsto dalla normativa regionale e che ha come scopo principale proprio il mantenimento del carattere pubblico di una risorsa fondamentale come quella dell'acqua. Se questo e' il comportamento politico che la Presidente Livio ha tenuto con tutti i soggetti coinvolti in questa vicenda, non mi meraviglio che dopo un paio di rinvii dell'assemblea, lo scorso 15 novembre il progetto sia stato bocciato".

"Regione Lombardia - spiega l'assessore regionale - e' stata chiara e disponibile fin da subito, anche quando, con spirito costruttivo, ha evidenziato anche alla Presidente della provincia di Como, le criticita' che poi si sono rivelate uno dei motivi per cui il progetto predisposto dalla Livio e' stato rispedito al mittente dai sindaci. Fin dall'inizio, infatti, siamo stati disponibili a collaborare, come gia' fatto in tutte le province della Lombardia, con ottimi risultati, nel pieno rispetto delle norme".

"Trovo inqualificabile - prosegue Claudia Terzi - l'atteggiamento denigratorio e altamente offensivo tenuto soprattutto nei confronti del nostro dirigente alla partita che ha operato, con tempismo e precisione, in nome e per conto di Regione Lombardia, e che ha condotto un'analisi puntuale e specifica della situazione e delle criticita' cosi' come era doveroso fare.
A questo punto mi sembra che siano evidenti a tutti le responsabilita' dei diversi soggetti coinvolti in questa vicenda. E' chiaro che senza un palese segnale di discontinuita' a farne le spese potrebbero essere i cittadini comaschi, con un probabile aumento delle tariffe. Il mio ruolo politico mi impone di vigilare affinche' cio' non accada e soprattutto che venga scongiurata la necessita' di ricorrere all'esercizio del potere sostitutivo. Su una cosa, comunque, vorrei essere ancor piu' chiara: la minaccia relativa al socio privato e' priva di fondamento, questa decisione non spetta alla provincia ma al territorio e quindi a ogni singolo comune comasco".

"Come sempre - conclude l'assessore Terzi - Regione Lombardia e' a disposizione del territorio. Per questo, nonostante tutto, ho inteso organizzare un incontro con la Presidente della provincia di Como".

Il ringraziamento di Fermi

"Ringrazio l'assessore Terzi - spiega il sottosegretario all'Attuazione del Programma e Rapporti istituzionali di Regione Lombardia Alessandro Fermi - per aver chiarito la posizione e il ruolo della Regione nella vicenda di Como Acqua e soprattutto per aver risposto nel merito alle illazioni sollevate dalla presidente della Provincia di Como. Spero inoltre che la stessa presidente colga la possibilita' nuovamente offerta dalla Regione di trovare una soluzione alla vicenda". 

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