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Cittadini debitori verso il Comune di Como per 4 milioni di euro

Sono quasi 4 milioni e 100mila euro i crediti vecchi di almeno 5 anni che il Comune di Como vanta nei confronti di alcuni cittadini e soggetti privati. Si tratta di debiti che riguardano il mancato pagamento di servizi e tasse. Ad esempio, mense...

Sono quasi 4 milioni e 100mila euro i crediti vecchi di almeno 5 anni che il Comune di Como vanta nei confronti di alcuni cittadini e soggetti privati. Si tratta di debiti che riguardano il mancato pagamento di servizi e tasse. Ad esempio, mense scolastiche, multe e Tarsu. Il dato è emerso oggi nella conferenza stampa convocata dall'assessore al Bilancio Giulia Pusterla per presentare la proposta di delibera del riequilibrio di bilancio che dopo il passaggio in commissione approderà in aula consiliare per l'approvazione definitiva. La Pusterla ha tenuto a precisare subito che "gli equilibri permangono". Dopo questa premessa l'assessore è sceso più nei dettagli e ha spiegato che la stima degli incassi derivanti da Imu è stata modificata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze anche a seguito di quella fatta dal Comune. La nuova stima ha ridotto la previsione degli incassi di 3 milioni e 37mila euro. A fronte di tale riduzione è stato incrementato il fondo sperimentale di equilibrio fino a 3 milioni e 177mila euro (in poche parole si tratta dei trasferimenti dallo Stato al Comune), che consentirà il riequlibrio per il 2012. Ma questo vale solo per quest'anno, poiché nel 2013 e 2014 il fondo scenderà a 2 milioni e 37mila euro in quanto nei prossimi due anni si dovrebbero avere gli effetti dei tagli della spending review che renderebbero necessari meno trasferimenti dall'erario al Comune.

Nelle previsioni fatte anche con il bilancio di previsione 2012 e pluriennale (2012-2013-2014) l'amministrazione comunale aveva ipotizzato di incassare circa 300mila euro all'anno grazie al recupero dei crediti. A questo scopo l'amministrazione del sindaco Mario Lucini ha attivato uno specifico settore per gli accertamenti dei crediti da recuperare. Tale settore, attivo da fine luglio, non produrrà nel 2012 gli effetti sperati (cioè il recupero di almeno 300mila euro) per motivi di ragione organizzativa. Pertanto, la previsione degli incassi dal recupero dei crediti è stata portata da 300mila e 60mila euro per il 2012 mentre resterà invariata per il 2013 e 2014. In riferimento ai crediti vantati dal Comune la Pusterla ha spiegato che vi sono alcuni crediti che risalgono a più di 5 anni fa. L'ammontare di questi crediti è di 4 milioni e 100mila euro. Al momento non sono stati forniti i dati numerici di quanti siano i soggetti (cittadini, associazioni o aziende) debitori verso il Comune né, quindi, quale cifra ognuno di essi debba versare al Comune da più di 5 anni. In ogni caso, la normativa prevede che il 25% dei crediti più vecchi di 5 anni, debba essere coperto dall'accantonamento di un fondo rischi crediti. Il principio è, infatti, che i crediti più vecchi di 5 anni possano essere difficlmente esigibili dal Comune. la Pusterla, però, ha spiegato che gli uffici competenti del Comune ritengono che i crediti vantati da Palazzo Cernezzi possano essere riscossi.
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