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Chioschi di Como, per avere la concessione dovranno garantire "favori" al Comune

Il problema chioschi ancora non è rsolto. Ieri sera alle 20 i titolari degli oltre 30 chioschi di Como hanno partecipato a un incontro in Sala Stemmi a Palazzo Cernezzi promosso dal consigliere Luigi Bottone per farli dialogare e confrontare con...

Il problema chioschi ancora non è rsolto. Ieri sera alle 20 i titolari degli oltre 30 chioschi di Como hanno partecipato a un incontro in Sala Stemmi a Palazzo Cernezzi promosso dal consigliere Luigi Bottone per farli dialogare e confrontare con l'assessore al Commercio Etta Sosio. Infatti, da mesi si trascina la problematica legata alle concessioni. Molti di loro hanno rilevato l'attività con legittima licenza avallata dal Comune, ma senza che fosse valida la concessione del suolo pubblico su cui sorgono le strutture prefabbricate. Si è appreso, nei mesi scorsi, che il Comune di Como dovrà indire un bando, cosa che preoccupa molti chioscai che hanno investito centinaia di migalia di euro (alcuni hanno ipotecato la casa) nel chiosco e che ora rischiano di perderlo perché il Comune ha scoperto che le loro concessioni erano scadute da anni, nonostante riscuotesse regolarmente il canone da loro versato. La Sosio ha cercato di rasserenare i gestori, ma ha sortito l'effetto contrario quando ha spiegato loro che il bando per le concessioni del suolo conterrà dei requisiti preferenziali, come la disponibilità a garantire servizi e benefits all'amministrazione comunale e alla collettività, per esempio la vendita di biglietti del bus obbligatoria, o la disponibilità a distribuire materiale informativo del Comune e dell'amministrazione provinciale. Apriti cielo, i chioscai si sono sentiti quasi vessati, senza ancora certezze sul loro futuro, visto che di formale e ufficiale, al momento, c'è ancora poco. Durante l'incontro di ieri sera gli animi si sono scaldati e alcuni di loro hanno espresso forti critiche e polemiche contro l'assessore Sosio e, in generale, contro il Comune, accusandoli di non avere a cuore la loro situazione.

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