Caso chioschi in commissione: la rabbia dei titolari
Sul caso chioschi è praticamente ancora tutto fermo. Oggi a Palazzo Cernezzi si è svolta la commissione commercio con audizione dei chioscai comaschi. Sono state due ore molto accese dove è esplosa anche la loro rabbia. Infatti, lo ricordiamo...
Sul caso chioschi è praticamente ancora tutto fermo. Oggi a Palazzo Cernezzi si è svolta la commissione commercio con audizione dei chioscai comaschi. Sono state due ore molto accese dove è esplosa anche la loro rabbia. Infatti, lo ricordiamo, molte concessioni per l'occupazione del suolo pubblico da parte del ciosco sono scadute e ora il Comune ha annunciato che verrà fatta una gara per riassegnare queste concessioni. Da qui nasce il grande timore dei titolari, soprattutto di coloro che hanno investito mlti soldi per aprire o rilevare l'attività da poco tempo e che adesso devono partecipare a una gara con il rischio di perderla. Il Comune non si era accorto che le concessioni erano scadute (in alcuni casi anche da oltre 10 anni) e molti chioscai hanno comunque pagato ogni anno l'occupazione del suolo pubblico. Ma un conto è pagare l'occupazione e un conto è avere un atto firmato dall'amministrazione che certifica il diritto all'occupazione. Non basta, infatti, essere in regola coi pagamenti. L'unico punto fermo in tutta questa vicenda è che la gara si dovrà fare, per ognuna delle concessioni scadute. Ma come predisporre il bando di gara salvaguardando i chioscai. Si entra qui in un gineprario burocratico-amministativo dal quale anche gli uffici comunali faticano a uscirne, ben rendendosi conto che se le concessioni sono scadute e nessuno ha pensato a rinnovarle è anche responsabilità dell'amministrazione.