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Cavadini in commissione: "Ora sapremo la verità sulla sua grande mostra"

Quanto è il deficit generato dall'ultima grande mostra di Villa Olmo? Ci sono sponsor che hanno deciso di non erogare il contributo promesso? L'assessore alla Cultura, Luigi Cavadini, intende proseguire con il progetto triennale annunciato in...

Quanto è il deficit generato dall'ultima grande mostra di Villa Olmo? Ci sono sponsor che hanno deciso di non erogare il contributo promesso? L'assessore alla Cultura, Luigi Cavadini, intende proseguire con il progetto triennale annunciato in occasione della rassegna su Sant'Elia? Sono solo alcune delle domande alle quali Cavadini si appresta a rispondere. Infatti, giovedì 24 ottobre alle 16.30 si riunirà a Palazzo Cernezzi la commissione Cultura convocata dal presidente Italo Nessi per l’audizione dell’assessore sul consuntivo della mostra “La città Nuova. Oltre Sant’Elia”. Senza dubbio la commissione vedrà la partecipazione anche dell’ex assessore alla Cultura Sergio Gaddi, intenzionato a conoscere in dettaglio i dati che riguardano la mostra organizzata dal suo successore. "Finalmente conosceremo tutti i dettagli su come è andata la grande mostra 2013 organizzata da Cavadini - ha commentato Gaddi - ma sapremo anche se ha deciso di proseguire sulla strada fallimentare intrapresa che ha portato a distruggere un modello che ha funzionato per 9 anni e che non ha prodotto nulla di significativo né sul piano culturale né su quello economico. Conosceremo il deficit preciso generato dalla rassegna che ha organizzato. Ma ci sono tanti altre cose che dovrà chiarire. Ci sono sponsor che hanno deciso di "slegarsi" dalle grandi mostre? Pensa che riuscirà a trovare sponsorizzazioni di analoga entità anche per la rassegna del 2014? Si era impegnato a realizzare il catalogo anche in lingua inglese ma non l'ha mai fatto, perché?".

I punti da chiarire

Le domande di Gaddi suonano come retoriche, infatti, l'ex assessore sembra già conoscere le risposte e per questo parla di sfiducia al suo successore: "Villa Olmo sarebbe stata l’unica vera attrazione a Como in vista di Expo 2015. Non è un mistero che si stia andando, come minoranza, sulla via della sfiducia all’assessore Cavadini e io sarò ovviamente tra i firmatari. La mostra dedicata a Sant’Elia ha registrato l’80% in meno di visitatori rispetto alle precedenti grandi mostre - ha commentato Gaddi – Ciò che mi spaventa davvero è il non voler ammettere la sconfitta e voler perpetuare la mostra con un progetto triennale. Non resta che aspettare e vedere se gli sponsor continueranno a finanziare il progetto di Cavadini. Io ho qualche dubbio a proposito”.

La mostra su Sant'Elia

Con il cambio di amministrazione a Como l’assessorato alla Cultura è passato a Luigi Cavadini. Il nuovo assessore alla Cultura del comune di Como ha voluto realizzare nel 2013 una mostra su La città nuova. Oltre Sant’Elia. Cent’anni di visioni urbane. Questa è la decima grande mostra. Una mostra costruita sui disegni de la città nuova di Antonio Sant’Elia e che è stata dedicata ai cent’anni di visioni urbane che hanno attraversato il XX secolo. L'organizzazione della mostra, curata da Marco De Michelis, è stata affidata a Csu (Como servizi urbani). L’intento di Cavadini era quello di richiamare almeno 50 mila visitatori. La mostra su Sant’Elia si è chiusa a 16.957 mila visitatori con una perdita stimata (e non ufficiale) di circa 200 mila euro. Il tema della mostra del 2013, secondo quanto più volte dichiarato da Cavadini, sarà ripreso e sviluppato (con un altro taglio e altre opere) anche nel 2014 e nel 2015.

Un po' di storia delle grandi mostre

L’idea di poter utilizzare Villa Olmo per allestire una grande mostra è venuta nel 2004 all’allora assessore alla Cultura Sergio Gaddi. In tre mesi la mostra dedicata a Mirò, curata da Luigi Fiorietta e da Massino Bignardi, totalizzò 74mila visitatori. Il 2005 fu l’anno di Picasso, la mostra richiamò circa 69.462 visitatori ma con un buco di oltre 400 mila euro. L’assessore Gaddi giustificò la perdita contestando all’ex ministro Urbani di aver promesso un contributo di 500mila euro che non arrivarono mai a Como.

Con la mostra dedicata a Magritte nel 2006 si arrivò alla cifra record di 115.073 visitatori. Dal 2006 Gaddi divenne anche co-curatore delle mostre, affiancato da importanti direttori dei musei nazionali dai quali provenivano le varie opere. La mostra del 2007 dedicata agli Impressionisti, i simbolisti e le avanguardie - curata dalla direttrice del museo di Belgrado, Tatiana Bosniac - superò i 70mila ingressi. Nel 2008 fu Vienna la protagonista della grande mostra a Como: L’Abbraccio di Vienna, con la maggior parte delle opere provenienti dal Museo del Belvedere, totalizzò 75.340 visitatori. le opere nel complesso avevano un valore assicurativo intorno ai 400 milioni di euro.

Nel 2009 Villa Olmo ha ospitato la mostra dedicata a Chagall, Kandinsky e Mavelic, con opere provenienti direttamente dal museo nazionale russo di San Pietroburgo. Una rassegna che ha totalizzato 78.792 visitatori. Anche la mostra su Rubens e i fiamminghi del 2010 ha superato i 90mila visitatori, lo stesso numero di visitatori registrato anche per la mostra su Boldini e la Belle Époque del 2011.

Il 2012 è stato l’anno di Brueghel con 91.172 ingressi. Una mostra costruita a Como per poi essere riproposta a Tel Aviv, Roma, in Polonia ed ora anche a Parigi.

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