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Cantù, verso la proroga per il Palazzetto

Consiglio comunale lunedì sera a Cantù. Gli argomenti più discussi sono stati due: la mozione - bocciata - presentata dalla Lega Nord in merito alla volontà di istituire il museo del mobile canturino e l’interrogazione, sempre presentata dalla...

Consiglio comunale lunedì sera a Cantù. Gli argomenti più discussi sono stati due: la mozione - bocciata - presentata dalla Lega Nord in merito alla volontà di istituire il museo del mobile canturino e l’interrogazione, sempre presentata dalla Lega, in merito al cantiere del nuovo palazzetto dello sport. L’assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Latorraca, risponde all’interrogazione facendo il punto dello stato dei lavori del palazzetto di corso Europa: sono esattamente 300 i giorni chiesti da Turra nella proroga, arrivata in seguito all’identificazione e alla risoluzione dei primi problemi riscontrati sul cantiere: spostamento del palo dell’Enel, non esatta identificazione dei confini, captazione dell’acqua dai pozzi e scarico delle acque bianche che avrebbero dovuto attraversare alcuni terreni privati. Latorraca spiega: “Non abbiamo perso tempo né cincischiato”. Al momento, l’idea di non concedere la proroga appare poco realistica. Latorraca, che comunque non si sbilancia, rispondendo ad una domanda del consigliere Nicola Molteni, spiega: “Oggi non so dire se possiamo accoglierla. Ad una prima valutazione direi che ci sono i termini per poterla concedere”. Latorraca và anche oltre l’interrogazione, spiegando anche gli ultimi avvenimenti in materia di palazzetto, ovvero l’arrivo del parere dell’autorità di vigilanza che ha creato un certo scompiglio all’interno dell’amministrazione: “L’autorità non punta il dito tanto sulla variante per la costruzione della piscina in sé, ma sulla procedura economico – finanziaria. Da 40 milioni di euro, con la variante il progetto sale a 60 milioni di euro. Il dato è che Turra avrà un guadagno maggiore, mentre il contributo del Comune resta invariato”. Il Comune di Cantù, infatti, ha concesso fra contributo diretto e indiretto 21 milioni di euro: “Se il contributo del Comune resta invariato si crea uno squilibrio nel piano”, spiega l’assessore. Infine, Latorraca conclude: “Evidentemente chi nel passato ha preso le decisioni, si assumerà l’onere che queste comportano. Noi vogliamo portare avanti l’opera”. Dunque, l’idea è quella di andare avanti a tutti i costi. Al momento, infatti, Latorraca esclude qualsiasi “piano B”, ipotesi prospettata in questi giorni, ovvero la possibilità di abbandonare il progetto e di “allargare” il pianella di Cucciago:”il piano B per me non esiste”, dichiara Latorraca. Un duro attacco al PD arriva dalla Lega Nord: il motivo risiede nel fatto che, ai tempi dell’amministrazione Sala, furono proprio i consiglieri del PD a mandare l’esposto all’autorità. Alessandro Brianza è lapidario: “Avrebbe potuto provocare un blocco dell’opera”. Nicola Molteni: “Il PD deve assumersi la responsabilità politica di aver posto una pietra tombale sul palazzetto”. Vittorio Spinelli (PD), ricorda ai consiglieri che il progetto fu approvato praticamente solo in giunta. Infine, Claudio Bizzozero dichiara: “Io se fossi stato membro di quella giunta mi preoccuperei”.

Mozione sul museo del mobile

Non passa la mozione sul museo del mobile presentata dalla Lega Nord, argomento di cui si parla da circa vent’anni. Dopo la lettura di Brianza, che raccoglie il favore di Paolo Frigerio (Autonomia Canturina), si apre una lunga discussione fra LIC, PD e Lega Nord. L’assessore Luca Delfinetti, risponde: “Mi domando, in 20 anni di governo leghista perché non si è fatto niente? Non ci sottraiamo alla responsabilità ma intendiamoci sull’obiettivo”. La posizione di LIC è che un museo concepito come statica raccolta di reperti, non sia funzionale per rivalutare il settore legno – arredo. Piuttosto, come suggerisce sia Delfinetti che il sindaco Bizzozero, partendo dal presupposto che non esistono fondi necessari per costruire un’opera veramente funzionale, si può ripiegare su un Museo civico, in cui raccogliere tutte le eccellenze del territorio, dai pizzi ai trofei della pallacanestro. I consiglieri del PD (Pagani e Spinelli), dichiarano che l’idea è di per sé “accettabile” ma non deve avere “solo intento celebrativo”. Arnaboldi (LIC), propone a Brianza di portare il tema in commissione economia. Molteni (Lega), spiega: “Era uno stimolo. Ci sono stati 20 anni di Lega, ma adesso tocca a voi. Ed è emerso la nullità delle vostre proposte. Noi chiediamo con questa mozione di dire cosa avete fatto in questi dieci mesi. L’impressione nostra è che per non sbagliare non fate niente”. Bizzozero, infine, dichiara: “Per fare un museo ci vogliono molti quattrini. Più che a un museo del mobile, penserei ad un museo civico”. Infine, si procede a votazione: 21 votanti, 14 no, 4 si e tre astenuti, ovvero i due consiglieri del PD e il presidente del consiglio Attilio Marcantonio.

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