Cantù. "Ghe Sèmm". Tradotto per i non dialettofoni: ci siamo. E’ questo il motto, ripetuto come un mantra, dai giovani canturini che fanno parte della lista civica “Cantù Rugiada”. Al Bar San Rock, questa sera, un nutrito gruppetto di giovani si presenta ufficialmente alla città. Questi giovani, quasi tutti sotto i trent’anni, hanno deciso di scendere in politica coalizzandosi per le prossime elezioni amministrative con “Lavori in Corso”, altra lista civica di Cantù. Ambiente, legalità, spazi sociali e cultura: questi i temi presentati e su cui “Cantù Rugiada” intende puntare: non solo, dunque, politiche giovanili, piuttosto cercare il coinvolgimento dei giovani alle grandi tematiche affrontate da un punto di vista diverso, forse più ingenuo, ma certamente autentico. Della lista fanno parte studenti e lavoratori come Michele Bianchi, Andrea Terraneo, Michele Ferri, Daniele Bordoli, Matteo Tagliabue, Matteo Molteni, Giancarlo Borbone. “Cantù Rugiada” vuole il cambiamento. Tale cambiamento deve partire soprattutto dai giovani: i ragazzi, infatti, puntano a scuotere il loro stesso elettorato di riferimento: l’idea di formare una lista civica, infatti, è nata proprio da quei ragazzi che provengono dall’esperienza referendaria. Partendo dal presupposto che i giovani, molto spesso, sono i principali rappresentanti del cosiddetto “partito dei non votanti”, i giovani di “cantù Rugiada” vogliono che il cambiamento parta proprio da questo presupposto. "Noi non siamo per l’antipolitica", dichiara Michele Bianchi, "Al contrario, vorremmo avere voce in capitolo nell’amministrazione della città. Ghe sèmm".

Irene Savasta