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Cantù, Pagani all'attacco del Pgt

Cantù. Il Pgt  di Cantù (Piano di governo del territorio), non gode ultimamente di buona fama. Prima attaccato da tutte le opposizioni, poi rimandato al mittente il 17 ottobre durante la conferenza VAS (Valutazione ambientale strategica) e, infine...

Cantù. Il Pgt di Cantù (Piano di governo del territorio), non gode ultimamente di buona fama. Prima attaccato da tutte le opposizioni, poi rimandato al mittente il 17 ottobre durante la conferenza VAS (Valutazione ambientale strategica) e, infine, rinnegato da una certa fazione della Lega Nord che governa la città insieme al Pdl. Oggi, anche il futuro candidato sindaco del PD, Antonio Pagani, ha voluto dire la sua. La conferenza stampa che si è tenuta stamattina, indetta nei locali di via Ettore Brambilla, è stata l’occasione per presentare alla cittadinanza tutti “i lati oscuri” del Pgt.

Insieme ad Antonio Pagani (fino ad oggi l’unico candidato sindaco uscito allo scoperto), il coordinatore del gruppo urbanistica del PD Vitaliano Colombo, e il responsabile dei rapporti con la stampa, Simone Montorfano. E’ sicuramente indubbio il fatto che presentare, elaborare e infine approvare un Pgt non è cosa facile. Richiede tempo e precisione. Ma in questo caso, però, sono passati ben sei anni da quando si è deciso di avviare le procedure per redigere un Pgt. Correva l’anno 2005, quando per la prima volta il Comune decide di dare incarico professionale per redigere il nuovo Piano di Governo del Territorio. Da allora, molta acqua è passata sotto i ponti: le opposizioni, da subito, hanno bollato il Pgt come troppo invasivo per la città, perché dava sfogo all’urbanizzazione selvaggia. In realtà, il PD sostiene che gli atti riguardanti la redazione del Pgt, sono stati secretati . La prima pubblicazione, infatti, è avvenuta nei primi di agosto del 2011, dopo sei anni di gestazione.

Per questo motivo, il Pgt è stato subito dichiarato poco trasparente sia per i gruppi politici che per i semplici cittadini, i quali in sostanza non sono mai stati chiamati a dare un’opinione precisa su un documento così importante. Insomma, la poca trasparenza dell’Amministrazione, ha fatto sì che questo documento rimanesse oscuro nei suoi obiettivi. Ma la stangata finale è stata la conferenza VAS del 17 ottobre, di cui si parlava prima. Durante quest’incontro, l’Amministrazione e i tecnici urbanistici si sono visti in gran parte “bocciare” il Pgt. A questo punto, il Comune ha 90 giorni di tempo per formulare un parere sulla compatibilità ambientale, tenendo conto anche delle osservazioni venute fuori durante la conferenza VAS. Ma l’iter non finisce qui. Il PD di Antonio Pagani, infatti, conteggiando i tempi burocratici occorrenti per la formulazione di un parere, la convocazione della commissione urbanistica,le consultazioni con le parti sociali e infine l’approdo in consiglio comunale per la definitiva approvazione, ha calcolato che i tempi slitterebbero fino al primo marzo. Infine, dopo l’approvazione, bisognerà trasmettere gli atti ad ASLA e ARPA. La legge regionale prevede una consultazione che va da un minimo di 60 giorni a un massimo di 120 giorni, arrivando così praticamente alle prossime elezioni di maggio. Insomma, tutto questo ipotetico iter elaborato dal PD, serve a dimostrare come L’Amministrazione non abbia materialmente il tempo di approvare definitivamente il Pgt. A questo punto, suggerisce il PD, sarebbe opportuno che l’amministrazione mettesse un freno. “Sarebbe un’opzione di buon senso”, dichiara Pagani. Infine, una curiosità: manca ancora all’appello un documento poco conosciuto, ma fondamentale, ovvero il “Piano dei sottoservizi”. Si tratterebbe di un documento che fotografa lo stato della rete fognaria, elettrica e dell’acqua. Il coordinatore Colombo sostiene che si tratta di un documento obbligatorio e che senza di esso il Pgt non potrà mai essere approvato. Il Pd non esclude un confronto diretto con gli amministratori, ma se i cittadini non saranno correttamente informati (si pensa di elaborare una piantina a colori da distribuire a tutti i cittadini con i dati del Pgt), sarà il Pd stesso a provvedere vigilando attentamente sull’Amministrazione.

Irene Savasta

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