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Politica Cantù

Molteni (Lega) sulla marcia della Pace a Cantù: 'Inaccettabile trasformarla in una campagna contro Salvini'

Prevista durante l'evento una raccolta firme per la cancellazione dei decreti sicurezza

La Marcia della Pace, prevista a Cantù il prossimo 19 gennaio, rischia di diventare l'ennesimo pretesto per uno scontro politico. A sollevare le prime polemiche e perplessità è il deputato della Lega Nord, Nicola Molteni. Il leghista ha fatto notare come anche solo il punto di partenza della marcia, ovvero la moschea abusiva di Cantù, rappresenti una provocazione, che sfocia in una vera e propria campagna contro Salvini. Infatti, tra le varie iniziative parallele alla manifestazione pacifista, vi è anche la campagna #ioaccolgo, il cui scopo è quello di abrogare i Decreti sicurezza, tramite una raccolta di firme. 

«Ricordo che i decreti sicurezza, che ho orgogliosamente contribuito a scrivere, danno nuovi strumenti per contrastare la criminalità organizzata, potenziano le tutele per le Forze dell'Ordine e danno maggiori opportunità per i sindaci», ribadisce Molteni commentando il diverbio politico che si è venuto a creare intorno alla marcia della Pace. 

L'ex sottosegretario dell'interno ha terminato il suo commento dicendo che non è certo demonizzando la Lega e andando contro i Decreti Salvini che si trasmette un messaggio di Pace. 

La marcia che partirà dalla moschea abusiva dovrebbe proseguire in direzione dell’oratorio San Giuseppe di Vighizzolo per poi terminare davanti alla chiesa dei Santi martiri greci di Mirabello. 

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