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"Cantù, con il nuovo Pgt stop al consumo di suolo"

Presentato oggi il nuovo PGT di Cantù: limitare il consumo di suolo e restituire aree verdi alla città costituendo una rete verde comunale.  Questi gli obiettivi principali. Il documento più importante, il piano, è stato illustrato dall’assessore...

Presentato oggi il nuovo PGT di Cantù: limitare il consumo di suolo e restituire aree verdi alla città costituendo una rete verde comunale. Questi gli obiettivi principali. Il documento più importante, il piano, è stato illustrato dall’assessore Vincenzo Latorraca, dall’architetto Giuseppe Ruffo e da tutti i membri dell’ufficio di piano, costituito proprio per dar vita al nuovo PGT, dopo la revoca del vecchio documento firmato dall’amministrazione Sala. Per la redazione del piano, infatti, l’amministrazione ha deciso di non affidare incarichi a tecnici esterni, bensì di trovare le risorse all’interno della macchina comunale. Per questo motivo, è stato costituito un ufficio di proposito: “All’interno degli uffici le competenze c’erano. La richiesta dell’ufficio è permanente, quindi si occuperà non solo della redazione e chiusura del provvedimento, ma anche della gestione per i prossimi cinque anni”, spiega Latorraca.

Fra gli obiettivi del piano, il contenimento del consumo di suolo, limitato allo 0.25%. Nel vecchio PGT, il dato superava l’1%. Altra novità riguarda la rete verde comunale. Partendo dal concetto che il paesaggio non va interpretato come natura a sé stante, bensì come paesaggio urbano, l’idea è quella di restituire alla città alcune aree verdi, collegandole tra loro con dei percorsi (piste ciclabili, pedonali, corsi d’acqua, ecc), in modo da non avere zone solo ad alta densità urbana. In qualche modo, il verde farà da filtro tra le aree edificabili. Naturalmente, sono state individuate anche delle zone strategiche, che fungono da collegamento con altre aree come ad esempio quella del parco della Brughiera. Piuttosto, questa “rete verde” diventerà un collegamento strutturato all’interno della città. Alcune di queste aree individuate per la costruzione dei parchi, erano inizialmente destinate ad essere edificate. Per quanto riguarda i diritti edificatori di queste aree individuate, tramite il sistema perequativo sarà possibile preservare l’interesse pubblico e quello privato. Chi aveva già i diritti sui terreni, può conservarli in quanto possono essere trasferiti in altre aree individuate. Adesso, il piano dovrà subire una serie di fasi prima di arrivare al momento dell’adozione in consiglio comunale. Latorraca spiega che potrebbe arrivare in consiglio a luglio ed essere approvato definitivamente entro la fine dell’anno: “Non era pensabile mantenere il piano adottato l’anno scorso. Nel PGT revocato si era scelto di non scegliere. Noi riteniamo che questo documento sia importante”.

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