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Sabato, 20 Aprile 2024
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Campione d'Italia ricorda i suoi caduti: l'appello del vicesindaco Bernasconi in vista delle elezioni

Si è tenuta questa mattina a Campione d’Italia, nella cornice del giardino del santuario di santa Maria dei Ghirli, la commemorazione in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Il vice sindaco dell’enclave Florio Bernasconi, accompagnato dalla vice...

Si è tenuta questa mattina a Campione d’Italia, nella cornice del giardino del santuario di santa Maria dei Ghirli, la commemorazione in ricordo dei caduti di tutte le guerre. Il vice sindaco dell’enclave Florio Bernasconi, accompagnato dalla vice console d’Italia a Lugano, Eleonora Rossi, e dalle autorità civili, militari e religiose, nonché dai rappresentanti delle associazioni dell’Arma e del territorio, ha sottolineato, dopo aver posato la tradizionale corona davanti al cippo che ricorda i soldati campionesi periti nei due grandi conflitti mondiali, lo spirito che muoveva quei soldati, «un dovere preciso e un sogno: quello di edificare la Patria e difenderne l’integrità territoriale e morale. Solo così potevano garantire a se stessi e alle proprie famiglie la dignità del vivere e le condizioni per progettare il futuro».

Un futuro che per Campione e per tutto il mondo è compromesso da una congiuntura economica e sociale non facile. Per questo Bernasconi ha voluto «caldeggiare un appello in quanto la vicina scadenza della legislatura certamente porterà tensioni sociali e momenti di confronto vivace sul nostro territorio: stiamo il più possibile insieme, cari concittadini! Si dia sempre dimostrazione della nostra maturità civica e della nostra civile convivenza! Il nostro paese non può e non deve essere governato da persone avide di denaro e di potere! Sappiate che dall’esterno osservano con molta attenzione quanto succede sul nostro territorio e la tutela della fragile posizione di Campione d’Italia dipende molto dalle nostre scelte e dai nostri comportamenti. Il lascito dei nostri caduti – ha concluso il vice sindaco – è stato anche quello di essere stati costruttori di ponti per spezzare la logica della divisione e della paura gli uni degli altri, che si realizza non con il coltello fra i denti, ma con la mano che sa prendere e che sa dare secondo giustizia, equità e speranza in un futuro migliore per i campionesi».

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