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Crisi politica a Palazzo Cernezzi, la lettera aperta di Stefano Broggi al sindaco Landriscina

"Mi rivolgo a te da sindaco a sindaco..."

La crisi politica in atto a Palazzo Cernezzi è stata per Federico Broggi l'occasione per la prima uscita pubblica e ufficiale da segretario provinciale del PD. Attraverso una nota stampa diffusa in giornata (20 novembre 2018) Broggi si è rivolto al sindaco invitandolo a non essere più ostaggio dei partiti.

“Caro Mario, mi rivolgo a te da sindaco a sindaco, con la concretezza che caratterizza il nostro lavoro: quello che sta accadendo in questi giorni alla tua amministrazione e alla città di Como non ha precedenti e ti mette in una situazione di difficoltà da cui, fossi al tuo posto, mi toglierei immediatamente”.

“Da quando ti sei candidato dichiari di essere libero da ogni condizionamento, indipendente, non soggetto al giogo dei partiti, e continui a ripeterlo in questi giorni Minacci addirittura le dimissioni e ti sentiamo dare dei diktat ai tuoi per risolvere una crisi senza senso. Io non sono qui per chiedere le tue dimissioni, ma per sollecitarti a ridare nuovo slancio e dignità alla vita politica della nostra città. Ti stai lasciando usare, stai perdendo credibilità e tra breve, quando non gli servirai più, i partiti di maggioranza ti scaricheranno. Loro, oggi, sono molto più forti di te e il caso Pettignano è emblematico: una farsa in piena regola! E non lo diciamo noi, ma tutti gli organi di stampa di questa città. Come puoi permettere che in meno di 3 ore un assessore entri ed esca dalla tua Giunta senza battere ciglio? Come puoi pensare che la gente capisca questa risibile manovra di Palazzo? Come è possibile ridicolizzare il ruolo del consiglio comunale come avvenuto nelle ultime sedute, quando a vostro piacimento decidete se garantire o meno il numero legale? Io, da sindaco, mai avrei accettato una situazione simile e piuttosto avrei messo chi si comporta così di fronte alle proprie responsabilità. Perché in politica siamo giudicati solo per quanto facciamo e abbiamo il dovere di assumerci delle responsabilità”.

“Oggi i nostri concittadini sono stanchi di questi atteggiamenti, non li sopportano, e ne hanno pienamente ragione. Le liti risolvetevele a casa vostra, se ne avete le capacità e la forza. La città non ha bisogno, né si merita questo triste spettacolo”.

“A questo punto, come Pd non ci resta che chiedere al sindaco Landriscina di venire in consiglio comunale e riferire come intende risolvere questa crisi di Palazzo. Se non avremo risposte concrete e serie, ci mobiliteremo per difendere la dignità della nostra città”.

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