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Cantù, le scuse di Bizzozero a Molteni: "Per i modi, non per i contenuti"

“Preciso che le scuse sono relative al tono e ai modi, non al contenuto politico”. Si  è trattato di un “primo gesto di riconciliazione” dopo la movimentatissima seduta di lunedì in cui il sindaco Bizzozero aveva dato del “mangiapane a tradimento”...

“Preciso che le scuse sono relative al tono e ai modi, non al contenuto politico”. Si è trattato di un “primo gesto di riconciliazione” dopo la movimentatissima seduta di lunedì in cui il sindaco Bizzozero aveva dato del “mangiapane a tradimento” a Nicola Molteni, deputato e consigliere della Lega Nord, che tralaltro stasera era assente. A seguito di quell’insulto, tutta la minoranza aveva abbandonato l’aula e la seduta era stata sospesa. Claudio Bizzozero, stasera, prima che il consiglio entrasse nel merito della questione bilancio preventivo (approvato con 16 voti favorevoli, 2 contrari e 2 astenuti) ha letto le sue scuse. E come ha precisato, è stato per lui “un dovere istituzionale”: “La seduta di lunedì è stato l’ultimo atto della campagna elettorale. Mi scuso con tutti. Ogni sindaco è innanzitutto una persona in carne ed ossa”. Il sindaco, ha fatto intendere che l’unica colpa che si attribuisce è quella di aver ecceduto nei toni durante la querelle con Molteni, ma ribadisce il suo pensiero e parla di “Una trappola, e io ci sono cascato dentro. Poco conta che questo scontro sia stato costruito ad arte”.

Inoltre, Bizzozero promette: “D’ora innanzi ignorerò completamente le provocazioni e le polemiche sterili” ma non rinuncia a dare una stoccata alla Lega, accusata di aver usato per 20 anni toni ben più accesi per apostrofare gli avversari politici e poi aggiunge: “Da quale pulpito viene la predica?”. Scuse che sono apparse poco convincenti alla minoranza. Come forma di “protesta”, i gruppi consiliari di minoranza hanno deciso di dimezzare la loro presenza in aula: Per il PD è rimasto a discutere il bilancio preventivo solo Antonio Pagani (Vittorio Spinelli esce dall’aula), la Lega ha presenziato con Alessandro Brianza (escono poco prima della discussione sul bilancio preventivo Edgardo Arosio e Giorgio Masocco, assente Molteni). Rimangano in aula per il PDL Andrea Lapenna (unico rappresentante, dato che Attilio Marcantonio è presidente del consiglio) e Paolo Frigerio di Autonomia canturina, movimento che ha un solo esponente in consiglio. Ma la minoranza, soprattutto Lega Nord è PDL non è tenera: Arosio (Lega), dichiara: “Bastava usare due semplici parole: chiedo scusa. Un sindaco non può fare quello che hai fatto tu”. Frigerio (A.C.): “Non ricordo di essermi mai sentito così umiliato. Come pretende di governare la città se non riesce a governare se stesso?”. Lapenna (PDL), è sicuramente il meno tenero: “Oltre ad essere impulsivo è sempre stato maleducato. Se non fossi da solo, me ne sarei andato anch’io”.

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