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Cantù, insulti in consiglio comunale. La minoranza abbandona l'aula

“E sputa la cicca, non siamo a Roma! Mangiapane a tradimento”. E la minoranza, sentiti questi insulti, abbandona la seduta. Cronaca di un consiglio comunale, quello di stasera a Cantù, che in teoria avrebbe dovuto svolgersi nel più pacifico dei...

“E sputa la cicca, non siamo a Roma! Mangiapane a tradimento”. E la minoranza, sentiti questi insulti, abbandona la seduta. Cronaca di un consiglio comunale, quello di stasera a Cantù, che in teoria avrebbe dovuto svolgersi nel più pacifico dei modi e che invece ad un certo punto si è trasformato in una bolgia dantesca. Ad incendiare l’aula, il sindaco Claudio Bizzozero, che inveisce contro il consigliere Nicola Molteni, deputato della Lega Nord, durante il dibattito su una mozione presentata dal PDL sulla revisione delle aliquote IMU. Scintille, per la verità, fra Bizzozero e Molteni ce n’erano già state nei giorni passati: dopo i volantini satirici “Bizzozero come Pinocchio” promossi dal gruppo consiliare della Lega, Bizzozero non aveva digerito l’iniziativa e anche via Facebook non aveva esitato a definire i leghisti “cialtroni in camicia verde”. Fatto che è stato rimarcato stasera dal consigliere Molteni. Dopo una serie di interventi dei vari consiglieri di minoranza e opposizione (con qualche schiamazzo anche dal pubblico presente in sala), Nicola Molteni chiede direttamente all’assessore al bilancio Roberta Molteni il perché il regolamento sull’IMU a Cantù non sia stato ancora votato e chiede una risposta chiara: “Vi impegnate a non modificare le aliquote?”. L’assessore Molteni, risponde che il regolamento è soggetto a variazioni perché “lo Stato potrebbe cambiare la normativa sulle aliquote IMU”. A questo punto, il dibattito prende una strana piega: il presidente del consiglio, Attilio Marcantonio, non riesce più a contenere gli interventi e la discussione diventa un botta e risposta fra il sindaco Claudio Bizzozero e Nicola Molteni. Al “Mangiapane a tradimento”, tutta la minoranza abbandona i lavori, compresi i due consiglieri del PD che, almeno formalmente, sostengono la maggioranza Bizzozero. Fuori dall’aula consiliare, Molteni si sfoga: “E’ un maleducato e un villano. Siamo stati insultati in maniera vergognosa. Abbiamo toccato il fondo”.

Molteni e Paolo Frigerio (Autonomia canturina), sostengono che il sindaco abbia detto: “Mi auguro che ti mandino a casa a calci nel culo”, e chiedono scuse pubbliche. Bizzozero, sentito subito dopo, afferma di non aver usato quella frase, ma solo “Mi auguro che ti mandino a casa. Mangiapane a tradimento”. E non intende chiedere scusa pubblicamente. Anche il consigliere Pagani (PD), disapprova vivamente il comportamento del sindaco e anche lui, a nome di tutto il gruppo del PD, chiede che il sindaco faccia pubbliche scuse, “Come pubbliche sono state le accuse”, sottolinea. Ma Bizzozero non è per nulla pentito, anzi, rimarca la sua posizione: “Si fanno campagna elettorale per questo non conoscono i regolamenti” e non è tenero neanche nei confronti del PD, accusato di aver fatto il bello e il cattivo tempo in politica nazionale. Insomma, non sembra che Bizzozero sia intenzionato a cospargersi il capo di cenere. Naturalmente, dato che il consigliere Lapenna (PDL) ha abbandonato l’aula insieme al resto della minoranza, la mozione non è stata discussa e la seduta è stata prematuramente sciolta. A questo punto, c’è da chiedersi che cosa succederà mercoledì sera, quando verrà portato in aula il bilancio preventivo. LIC sarà costretto a votare da solo il suo stesso bilancio? La Lega abbandonerà i lavori se non avrà ottenuto pubbliche scuse? E il PD in che direzione andrà?

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