"Chiudiamo l'autosilo Valmulini, perde troppi soldi". Dibattito in consiglio comunale
Lunedì scorso è iniziata in consiglio comunale la discussione di una mozione di Alessandro Rapinese (Adesso Como) che impegna sindaco e giunta a "chiudere l'autosilo Valmulini destinandolo ad altro uso più redditizio per le tasche dei cittadini e...
Lunedì scorso è iniziata in consiglio comunale la discussione di una mozione di Alessandro Rapinese (Adesso Como) che impegna sindaco e giunta a "chiudere l'autosilo Valmulini destinandolo ad altro uso più redditizio per le tasche dei cittadini e, possibilmente, più utile alla città". La mozione prende le mosse da alcune premesse e considerazioni. La struttura, infatti, necessita di alcuni interventi di adeguamento alle norme antincendio per i quali sono stati stanziati nel bilancio di previsione 145mila euro, ma secondo i dati contenuti nella mozione di Rapinese e confermati da Csu (la società partecipata del Comune di Como che gestisce l'autosilo e i posteggi blu della città) il Valmulini ha una perdita di 270mila euro all'anno. Il dibattito, quindi, è acceso: chiudere la struttura o trovare una soluzione per rilanciarla? La discussione iniziata lunedì scorso riprenderà con la seduta di lunedì prossimo dall'intervento di Enrico Cenetiempo che ha già commentato: "Anche se lo chiudiamo ci saranno sempre dei costi, per esempio per la vigilanza necessaria per una struttura del genere. La soluzione non è chiuderlo, ma trovare un modo per aumentare l'introito dell'autosilo. Non dimentichiamo che al posto del vecchio ospedale Sant'Anna dovrà arrivare la cittadella sanitaria". Vincenzo Sapere (Paco-Sel) ipotizza "che l'autosilo diventi un parcheggio di interscambio". Luca Ceruti (Movimento 5 Stelle) auspica che venga rivalutato "rimettendo servizi che già esistevano, come il biglietto per il bus compreso nel prezzo del parcheggio, o promuovendo il bikesharing e la pista ciclabile dall'autosilo al centro città". Diego Peverelli (Lega Nord) ha criticato in modo molto acceso Rapinese, accusandolo di volere sempre criticare in modo disfattista tutto: "E' una struttura pubblica costruita con soldi pubblici, abbiamo il dovere di renderla, nonostante tutto, funzionale".