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Approvato l'assestamento di bilancio: taglio del 25% per i costi del consiglio comunale

Con 25 voti favorevoli e 15 voti contrari il consiglio comunale di Como ieri sera ha approvato la variazione di assestamento del Bilancio 2010. La proposta è stata presentata e illustrata all’assemblea dall’assessore al Bilancio Sergio Gaddi. In...

Con 25 voti favorevoli e 15 voti contrari il consiglio comunale di Como ieri sera ha approvato la variazione di assestamento del Bilancio 2010. La proposta è stata presentata e illustrata all’assemblea dall’assessore al Bilancio Sergio Gaddi. In occasione della discussione sul bilancio sono stati presentati e votati anche un emendamento e due ordini del giorno. E' stato approvato solo l'ordine del giorno proposto dalla Lega Nord, mentre sono stati bocciati l'emendamento e l'ordine del giorno presentati dal consigliere di opposizione Mario Molteni (Lista per Como).

Taglio dei costi della politica - Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno presentato da Giampiero Ajani, capogruppo della Lega Nord. Il documento, considerato che la giunta ha deciso di tagliare del 25% il compenso di sindaco e assessori, impegna la giunta e il sindaco a "disporre in coerenza con l'azione di risparmio messa in atto dalla giunta comunale i provvedimenti necessari per ridurre nella medesima misura, pari al 25%, i costi del consiglio comunale". La distribuzione dei voti è stata eterogena e trasversale ai vari schieramenti, c'era quindi poca compattezza anche nei singoli gruppi. Hanno votato a favore: Airoldi, Ajani, Anzi, Belcastro, Bottone, Butti, caprile, Corengia, Frigerio, Ghirri, Lionetti, Lombardi, Martinelli, Molteni, Pettignano, Quagelli, Simone, tenace, Tettamanti. hanno votato contro: Alogna, Buono, Fragolino, Iantorno, Imperiali, Luppi, Magatti, Magni, Saladino, Sapere, Supino, Valli. Astenuti: Marzorati, Lucini, Mottola, Pastore, Serrentino.

L'emendamento bocciato - Molteni ha presentato uhn emendamento all'assestamento di bilancio per chiedere che 30mila euro dei 220mila necessari a ripianare il buco dovuto alla grande mostra di Rubens fossero impiegati per acquistare mezzi spalaneve. La proposta è stata bocciata, anche da alcuni consiglieri della minoranza. Mentre in maggioranza hanno votato sì alla proposta solo i consiglieri di Autonomia Liberale per Como, eccetto Pasquale Buono. Bocciato anche l'ordine del giorno di Molteni che chiedeva di impiegare i 250mila euro di risparmio che l'amministrazione effettuerà attraverso una serie di tagli concordati politicamente in maggioranza, per accendere un mutuo del valore di 3,5 milioni di euro per la sistemazione della rete fognaria.

In sintesi - La variazione, che garantisce il rispetto del patto di stabilità, tiene conto innanzitutto di una riduzione delle entrate pari a 4 milioni e 625mila euro. Tale riduzione è dovuta in parte ai minori incassi legati agli oneri di urbanizzazione, in parte ai minori incassi legati alle monetizzazioni e in parte a minori contributi (erogati dallo Stato e dalla Regione). La spesa corrente ha subito un incremento di un milione e 863mila euro, dovuti per un milione di euro per i costi della neve (il totale comprende una quota già spesa per lo scorso inverno novembre-dicembre 2009 e in parte una quota per questo inverno gennaio-febbraio 2010), per 200mila euro per la gestione dei rifiuti e la pulizia della città, per 240mila euro per le mancate sponsorizzazioni all’ultima grande mostra dedicata a Rubens e ai fiamminghi, per 500mila euro quali contributi per il servizio idrico integrato dovuti a Como Depur spa. La spesa in conto capitale (leggi gli investimenti) diminuisce di 3 milioni e 754mila euro.

Tagli alle fognature e strade - Il taglio dei 730mila euro previsti per interventi di manutenzione di fognature e tombinature per 560mila euro è legato al fatto che il contributo della società Sud Seveso per lavori di fognatura nella zona di Trecallo è stato trasformato in intervento diretto (in pratica Sud Seveso farà direttamente il lavoro) e i restanti 40 mila euro a carico del Comune legati sempre a tale cantiere dal momento che non si partirà quest’anno con i lavori sono stati spostati all’anno prossimo. I 932mila euro tolti dal capitolo “interventi diversi sistemazione straordinaria rete viaria” corrispondono, invece, ad un finanziamento di Pedemontana per la risoluzione di alcune interferenze tra il nuovo tracciato stradale e le fognature e le tombinature comunali e i cui lavori, però, non verranno realizzati quest’anno.

Altri tagli - Per quanto riguarda il Museo della Seta e la Fondazione Villa Olmo, lo stanziamento di 250mila euro per l’uno e di 100mila euro per l’altra sono stati spostati all’anno prossimo non essendo possibile determinare ora un’azione entro la fine dell’anno, “ma - sottolinea l’assessore al Bilancio Sergio Gaddi - questo non significa che spariscano politicamente”. Lo stanziamento per il rifacimento dei giardini a lago, i cui lavori sono stati legati alla riqualificazione del lungolago e che quindi non sarebbero potuti partire quest’anno, slitta per 200mila euro (sui 950mila euro totali previsti) al biennio successivo. “Ci troviamo ad operare in uno stato di oggettiva difficoltà dovuta sia alla situazione economica complessiva sia ai riflessi per gli enti locali che derivano dalla politica economica nazionale - conclude l’assessore Gaddi - In questo quadro grazie al rigore e all’attenzione che abbiamo sempre mantenuto nei confronti delle risorse pubbliche, si riescono a garantire i servizi fondamentali al cittadino e a preparare il terreno per il prossimo bilancio di previsione rispetto al quale avremo un’ulteriore riduzione dei trasferimenti statali”.

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