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Appalto rifiuti e paratie, la direzione antimafia chiede i documenti al Comune di Como

La Direzione investigativa antimafia ha bussato alla porta del Comune di Como per chiedere la documentazione relativa a due maxi appalti pubblici: quello da 80 milioni per la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti e quello delle paratie...

La Direzione investigativa antimafia ha bussato alla porta del Comune di Como per chiedere la documentazione relativa a due maxi appalti pubblici: quello da 80 milioni per la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti e quello delle paratie del lungolago. La notizia è apparsa oggi sul quotidiano L'Ordine. Il sindaco Stefano Bruni si è trovato quindi ad affrontare anche questo argomento nella consueta intervista settimanale con i giornalisti. "Non siamo preoccupati" ha affermato: "Anzi, è una cosa che ci tranquillizza". Si è detto tranquillo anche sul fatto he il pm Pizzoti di Como abbia rimandato alla Corte dei Conti una verifica per quanto riguarda il cantiere delle paratie.

Il sindaco Bruni ha poi parlato della scena politica attuale. Dopo il voto dello scorso lunedì sera, in cui parte del Pdl ha chiesto ed ottenuto (con l'appoggio della minoranza) lo stralcio del progetto Trevitex di Camerlata (leggi centro commerciale Esselunga) dal piano di inquadramento urbanistico, i rapporti sono quanto mai tesi in maggioranza. Infatti, stralciare la Trevitex voleva dire andare in palese contrasto con la volontà del sindaco. "Ma non tutti i liberal hanno approvato lo stralcio - ha commentato Bruni - segno che si stanno sfaldando al loro interno". Il sindaco ha poi detto: "Della trevitex in realtà non gliene importava nulla". Bruni ha poi affermato che non è più il caso di chiamarli liberal, bensì "rinaldiniani" poiché fanno riferimento al consigliere regionale del Pdl Gianluca Rinaldin.

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