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Antonio Di Pietro a Como: "La tangenziale deve essere gratis". Ma possiamo scordarci il secondo lotto

La tangenziale deve essere gratuita. Non ha dubbi il presidente di Pedemontana, Antonio Di Pietro, che questo pomeriggio ha incontrato a Villa Gallia i sindaci della provincia di Como interessati da alcuni problemi che l’infrastruttura ha...

La tangenziale deve essere gratuita. Non ha dubbi il presidente di Pedemontana, Antonio Di Pietro, che questo pomeriggio ha incontrato a Villa Gallia i sindaci della provincia di Como interessati da alcuni problemi che l’infrastruttura ha creato e tuttora crea ai loro territori. Padrona di casa non poteva essere che la presidente della amministrazione provinciale Maria Rita Livio.

Non poteva mancare il sindaco Mario Lucini che ha spiegato la sua ricetta per permettere alla tangenziale di Como di essere gratuita e quindi di essere utilizzata per attraversare il territorio di Como e cintura da est a ovest e viceversa senza gravare sulle tasche dei comaschi che percorrono un così breve tratto di strada. Per Di Pietro la soluzione è che sia la Regione Lombardia ad assumersi i costi e la gestione della tangenziale, per fare in modo che anche quella di Como sia gratuita come avviene in quasi tutte le città d’Italia. Ovviamente, ha spiegato l’ex magistrato di Mani Pulite, sono stati fatti investimenti che devono essere ripagati. Come? E’ ancora da vedere, ma la volontà di rendere gratuita la tangenziale c’è.

La soluzione di Lucini è più complicata da spiegare a parole di quanto non lo sarebbe nei fatti: per chi viene da Milano uscire a Grandate costa 2,20 euro mentre uscire ad Albate o a Villa Guardia avendo imboccato la tangenziale est o ovest appena prima del casello di Grandate costa circa 40 centesimi in meno. Siccome Autostrade per l’Italia pretende da Pedemontana 1,40 per ogni persona che percorre la tangenziale senza pagare al casello di Grandate, basterebbe portare a 2,20 euro il pedaggio in uscita sulla tangenziale per chi arriva dall’autostrada, ma rendere gratuita la percorribilità della tangenziale per chi si limita a utilizzarla solo per attraversare Como e non come raccordo per immettersi nell’autostrada. In questo modo, portando i suoi pedaggi a 2,20 euro Pedemontana perderebbe recupererebbe i soldi persi con la gratuità della tangenziale attraverso l’innalzamento del pedaggio per chi arriva dall’autostrada e decide di uscire ad Albate o a Villa Guardia.

Si è anche affrontato il nodo del secondo lotto della tangenziale. Come è noto l’auspicio del territorio comasco è che l’infrastruttura viaria possa un giorno essere completata arrivando fino all’Erbese. Ma anche su questo punto Di Pietro è stato chiaro: “Non esiste nessun progetto finanziario per il secondo lotto della tangenziale. E’ qualcosa che non spetta a Pedemontana ma sono d'accordo sul fatto che vada realizzato". Tanto da aggiungere: "E' più importante finire la Pedemontana che fare il ponte sullo stretto di Messina".

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