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Acqua del Lario, il PD contro lo sfruttamento scellerato

Il PD scende in campo per chiedere e ottenere che l'acqua del Lago di Como non venga sfruttata solo per il profitto di aziende dell'agricoltura e del settore di produzione di energia idro elettrica a discapito dei territori di Como e Lecco. Oggi...

Il PD scende in campo per chiedere e ottenere che l'acqua del Lago di Como non venga sfruttata solo per il profitto di aziende dell'agricoltura e del settore di produzione di energia idro elettrica a discapito dei territori di Como e Lecco. Oggi in conferenza stampa i consiglieri regionali Luca Gaffuri e Carlo Spreafico hanno illustrato le proposte del PD in Regione Lombardia per uno sfruttamento virtuoso della risorsa delle acque del Lario. In questo discorso si innesta anche quello delle paratie del lungolago di Como. "Verranno utilizzate per accumulare acqua e quindi resteranno sempre alzate" è l'allarme lanciato da Gaffuri. In effetti il Lario è come un catino, schiacciato tra le esigenze degli invasi a monte e delle necessità dell'agricoltura a valle. La gestione del livello delle acque è deciso in base a questi bisogni "senza curarsi della salvaguardia della fauna ittica e della gestione delle rive". Le enormi risorse generate dallo sfruttamento delle acqua del lago non ricadono, però, sugli enti rivieraschi ma vengono ingurgitate dalla grande idrovora rappresentata dalla Regione Lombardia senza essere reimpiegate sui territori.

Una lotta che dura da anni - Carlo Spreafico, consigliere segretario Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, dichiara: "Da 5 anni sottoponiamo alla Regione il problema rappresentato dalla gestione delle acque del Lario, ma le nostre continue richieste e sollecitazioni sono rimaste inascoltate, ora anche altre forze politiche si sono rese conto del ruolo strategico rappresentato dal Lario e dell'inadeguatezza dell'attuale sistema di gestione. Come gruppo consiliare del Pd chiediamo di rivedere le norme di gestione della diga di Olginate e di conseguenza delle acque del Lario; che nella cabina di regia vengano inseriti i territori prospicienti il lago in modo che abbiano voce in capito in un problema che li tocca tanto da vicino e che possano affiancare Regione Lombardia nella definizione dei livelli delle acque. La ricchezza del nostro lago non viene solo dai canoni di derivazione - prosegue Spreafico - proponiamo di sfruttare la risorsa idrica lariana anche in altri modi per generare valore, in particolare sarebbe possibile generare energia elettrica dal lago attraverso un sistema di pompe di calore. Per questo vorremmo proporre un progetto pilota in collaborazione con l'unione Europea. In questo modo il bacino Lario potrebbe entrare a far parte in pieno titolo della filiera regionale della produzione della energia elettrica. Chiediamo inoltre di regionalizzare il trasporto lacuale".

Allarme paratie - Luca Gaffuri, capogruppo Pd in Consiglio Regionale, aggiunge: "Chiediamo al più presto una nuova audizione dei soggetti coinvolti nella gestione delle acque del Lario, tenendo presente anche la questione delle Paratie a Como, realizzate in modo strumentale per gestire ulteriormente il bacino idrico lariano. Inoltre vorremmo che le risorse derivate dalla gestione del lago diventassero patrimonio anche dei territori rivieraschi e non solo incamerate dalla Regione e inglobate nel grande mare del bilancio. Chiediamo che anche le altre forze politiche si facciano promotrici di una proposta che veda la maggioranza in Consiglio Regionale. Per questo - conclude il capogruppo - non perderemo occasione di sollevare il problema in tutte le sedi competenti"

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