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Viabilità Viale per San Fermo della Battaglia

Via per San Fermo, una vergogna lunga (almeno) quattro mesi

La rabbia dei residenti: "La rotonda di via Nino Bixio è riuscita a peggiorare le cose"

Francesco Pizzala è il fondatore della pagina Facebook "Riaprite la via per San Fermo", che ha già raccolto diverse centinaia di adesioni e riceve ogni giorno commenti e proposte non solo dei residenti, ma di tutti coloro che prima dello smottamento sfruttavano la via per raggiungere Como. Sono gli abitanti della spina verde, quella zona collinare che divide il sud-est della provincia dalle zone verso il lago, e quindi il problema riguarda non soltanto il comune di Como e quello di San Fermo, nei cui territori fisicamente si districa la strada, ma anche tutti i comuni limitrofi. "Al momento l'unica arteria rimasta in entrata è la via XXVII Maggio, la Valfresca. Un anno e mezzo fa abbiamo chiesto che il Comune di Como rendesse questa strada a senso unico verso il capoluogo - quindi in discesa - proprio perché ha, come molte vie della provincia, una conformazione stretta e spessissimo si verificavano disagi legati ai mezzi pesanti.

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L’Amministrazione ci ha ascoltato, infatti la via è diventata a senso unico, ma forse sarebbe stato meglio se il suo intervento si fosse fermato lì”.

Il riferimento è all’istallazione di una rotatoria alla fine della via XXVII Maggio, in direzione Como, sulla via Nino Bixio. "Questo non ha fatto altro che accentuare il problema, perché ora la precedenza è di chi arriva da Monte Olimpino, chi al contrario giunge da San Fermo non riesce più a inserirsi. Se prima la coda il mattino, soprattutto in coincidenza con l'apertura delle scuole, era di circa un quarto d'ora, adesso e di minimo 25 minuti, alle volte anche molto di più”.
Insomma, un disastro per chi vive o lavora fra Como e la spina verde. Ma un disagio anche per i vari esercizi commerciali, secondo Pizzala. Sono infatti diverse le persone che gli hanno raccontato di rinunciare, da dopo lo smottamento del 19 dicembre, a frequentare i poli commerciali per raggiungere i quali sarebbero costretti a usare la via XXVII Maggio e la nuova rotatoria. “Un danno enorme per gli esercizi della zona, fatico a comprendere come i vari comuni interessati non facciano pressione sul quello di Como perché la situazione venga risolta”.

La questione di via per San Fermo è stata uno dei temi centrali, e sicuramente il più caldo, fra quelli affrontati l'altro ieri – 27 gennaio - in consiglio comunale. "Sono assolutamente d'accordo col consigliere Martinelli quando dice che il sindaco di Como poteva usare il suo potere per risolvere la situazione: visto che il disagio è manifesto e importante, sussistono le necessarie cause di forza maggiore. Al contrario l'assessore Bella non ha fatto secondo me gli adeguati controlli, non soltanto sulle intenzioni dei proprietari del terreno smontato, ma neanche sulle loro reali condizioni economiche, di modo da poter capire se sarebbero stati in grado in tempi brevi di risolvere da soli la situazione, come sembrano aver promesso In un primo momento".

villa terreno franato via per san fermo-2

"Fatto sta che oggi ci troviamo con la via chiusa fino almeno alla fine di marzo, soltanto una rete metallica messa per evitare ulteriori smottamenti e la paura di restare isolati. Perché se tra la fine dell'inverno e la primavera dovessero esserci smottamenti anche sulla via XXVII Maggio, non nuova a cedimenti, Como e i paesi della Valfresca resterebbero completamente scollegati”.

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