rotate-mobile
Viabilità

Ecologisti insorgono per difendere la maxi ciclabile di Como

"Focalizzare l’attenzione sulla perdita di qualche posto auto è una visione estremamente limitata e distorsiva"

Le associazioni aderenti al Coordinamento Associazioni per l'Ambiente e la Mobilità - Como (Circolo “Angelo Vassallo” - Legambiente Como, FIAB Como Biciamo, La città possibile Como, Iubilantes, Wwf OA Insubria, Lipu Como, Italia Nostra Como, Arci provinciale Como) sono in fermento per alcune posizioni emerse in questi giorni sui media a proposito del progetto della ciclabile che attraverserà la nostra città.

"La realizzazione del tratto comasco del percorso ciclabile EuroVelo 5 (La via Francigena) per gran parte finanziato con fondi europei faticosamente ottenuti - si legge nel comunicato - è un progetto che fa parte di una direttrice sud nord che va da Brindisi a Londra, 3300 km che attraverseranno 7 Nazioni: vogliamo perdere anche questa occasione ? Quello che il presidente di Confesercenti Como definisce “una follia di dimensioni galattiche” accade quotidianamente nella maggior parte delle città europee grandi e piccole. Il riassetto urbanistico dei quartieri, grazie al passaggio delle piste ciclabili, ha dimostrato di apportare benefici non solo a tutti gli utenti della strada, ma anche e in gran misura alle attività commerciali e di servizi. Importanti studi economici, come quello realizzato da ECF (European Cyclist’s Federation) e intitolato “Shopping by bike: Best friend of your city center”, ne sono un esempio. In termini più ampi ma analoghi ed in relazione in particolare al mercato immobiliare come “strategia dello sviluppo urbanistico” coerente e funzionale ai temi propri della mobilità lenta troviamo il recente dossier “Milano over the rainbow - Rapporto 2018 Aprile” sul mercato immobiliare di Milano - i nuovi modelli di città elaborato da Scenari Immobiliari. Il solo mercato del turismo della bicicletta produce in Europa un giro d’affari di 44 miliardi di euro (fonte Il Sole 24 Ore 25 Maggio 2017)". 

"Focalizzare l’attenzione sulla perdita o spostamento di qualche posto auto a bordo strada - si legge ancora - è una visione estremamente limitata e distorsiva.Vorremmo anche ricordare come esempio di approccio differente il recente accordo tra Confesercenti Parma e Fiab con l’iniziativa “Bike To Shop” dove ai ciclisti che si recano all’interno degli esercizi commerciali che aderiscono esponendo una apposita vetrofania viene garantito un piccolo sconto sugli acquisti. Lo sviluppo di una mobilità differente da quella a cui siamo abituati è ormai indiscutibilmente l’obiettivo di tutte le amministrazioni virtuose, indipendentemente dagli orientamenti politici. La bicicletta non deve essere vista come antagonista dell’auto, ma come alternativa. In tutta Europa e nel mondo ci si sta muovendo in questa direzione, agevolando chi vuole muoversi diversamente in un modo più sostenibile. In tutte le città si ragiona su come risolvere il problema dell’inquinamento e dei parcheggi, a beneficio dei cittadini di oggi e di domani . Siamo disponibili a un confronto costruttivo con tutti coloro che lavorano per il bene della città". 

Coordinamento Associazioni per l'Ambiente e la Mobilità - Como
Como 23 Ottobre 2018

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ecologisti insorgono per difendere la maxi ciclabile di Como

QuiComo è in caricamento