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Albate, via Ninguarda: "Hanno investito e ucciso il mio Milo, e se il prossimo fosse un bambino?"

Una lettrice scrive a QuiComo: "Como e Senna Comasco facciano qualcosa per limitare la velocità delle auto"

Un cane è stato investito e ucciso in via Ninguarda a Como (quartiere di Albate) intorno alle 15.30 del 5 gennaio 2020. Quel cane si chiamava Milo. La sua padrona, Caterina Gattolin, è affranta, ma anche molto arrabbiata. E' arrabbiata non solo con chi le ha ucciso il cane ma anche con i Comuni di Como e di Senna Comasco, sui cui territori si snoda via Ninguarda. Infatti, spesso le auto sfrecciano su questa strada, vuoi per la mancanza di semafori o di autovelox, vuoi per l'assenza di dossi. "Abito in via Ninguarda - racconta Caterina - e troppo spesso vedo sfrecciare auto a tutta velocità. Un suv ha ucciso il mio Milo e non si è nemmeno fermato, spero che se qualcuno ha visto qualcosa possa aiutarmi a sapere chi è stato".

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Ma il punto centrale della brutta storia di Caterina non è la perdita del suo amato cane, quanto piuttosto l'appello che la residente di via Ninguarda lancia alle amministrazioni comunali di Senna Comasco e di Como: "Bisogna fare qualcosa per impedire che le auto percorrano la strada ad alata velocità. Cosa aspettiamo, che la prossima vittima sia una persona, magari un bambino? Perché non si interviene con dissuasori di velocità, come ad esempio i dossi?".

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