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5 eventi da non perdere a Como e dintorni durante le vacanze di Pasqua

Fiere, escursioni culturali e mostre: cosa fare nel lungo weekend pasquale

Un fine settimana di Pasqua denso di appuntamenti, sperando che il meteo non faccia capricci come capita spesso in questa stagione. In ogni caso, mentre la città e il lago saranno invasi dai turisti, ecco qualche suggerimento, oltre alle gite che trovate qui, tra i tanti eventi in agenda che prevedono concerti, mostre ed escursioni culturali a Como e dintorni.

1 . Fiera di Pasqua

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Dopo due anni di assenza a causa dell norme di contenimento della pandemia, finalmente torna in città lungo tutto viale Varese la Fiera di Pasqua. Il giorno atteso è quello di giovedì 14 aprile, quando le tradizionali bancarelle torneranno a colorare le vacanza pasquali di Como, quando la città sarà presa d'assalto dai turisti. Un ritorno rimasto in dubbio sino alla fine, poi dopo la rivolta dei commercianti che ha quasi obbliogato il Comune a correre ai ripari dopo essersi "mascherato" dietro lo spauracchio del covid e della sue restrizioni. Superati gli ostacoli, resi ancora più leggeri dal ritorno alla quasi normalità avviata dal 1° aprile, la strada si è così fatta in discesa. Continua

2 . Castel Baradello

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La salita al Baradello è una delle passeggiate più amate dai comaschi e dai turisti perché ricca di storia, di fascino e perché adatta a tutte le età, l’escursione al Castello Baradello è un must per chi visita Como. Impossibile non notare la sua torre, luogo in cui l’imperatore Federico Barbarossa scrisse accesi momenti storici. Il Baradello è raggiungibile con bellissime e facili camminate da più punti della città, in pochi minuti e con un po’ di moto si raggiunge un luogo che immerge naturalmente nella storia, nel verde e nell'anima del nostro territorio. Il Castello è aperto tutti i sabati e le domeniche dalle 9.30 alle 18 (tour guidati ogni ora). Su richiesta: aperture riservate in date e fasce orarie a scelta, con tour del Castello personalizzati. Continua.

3 . Broletto "Australiano"

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“Nessuno lo hai mai visto" è la mostra a cura di Maria Cristina Brandini che sarà allestita al palazzo del Broletto dal 9 aprile all'1 maggio 2022 in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Como. Saranno esposte circa 40 fotografie di Pietro Raimondi, selezionate tra le 98 pubblicate nel volume dal titolo omonimo, edito da Skira nel 2021, con la Onlus “Buono Dentro Buono Fuori” e l’Almo Collegio Borromeo di Pavia, con i testi di Alberto Lolli, rettore del Collegio Borromeo. L’opera nasce dall’incontro con la realtà di Timor Est, piccola repubblica democratica a nord dell’Australia, dove Pietro Raimondi, l’autore delle fotografie, si reca regolarmente dal 2016, salvo il periodo del covid, mantenendo dall’Italia contatti quotidiani con studenti e famiglie sostenute tramite la Onlus. Continua.

4 . Astratte - Villa Olmo

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Dal 19 marzo al 29 maggio 2022 le sale settecentesche di Villa Olmo a Como ospitano ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, mostra organizzata dal Comune di Como e curata da Elena Di Raddo che racconta alcune protagoniste dell’arte astratta italiana a lungo trascurate o dimenticate che, grazie all’attività critica svolta in particolare negli ultimi vent’anni, stanno tornando al centro dell’attenzione. La storia dell’arte astratta infatti, in Italia come nel resto d’Europa, è una storia sostanzialmente al maschile, scardinata per la prima volta nel 1980 dall’importante mostra L’altra metà dell’avanguardia, a cura di Lea Vergine, che per la prima volta, porta alla luce le donne dimenticate dalla storia dell’arte, tra cui anche alcune artiste parte del gruppo degli astrattisti comaschi, le stesse che sono state raccontate in occasione delle grandi mostre Elles font l’abstraction al Centre Pompidou di Parigi e Women in Abstraction al Guggenheim Museum di Bilbao. (Sotto l'arrivo delle opere a Villa Olmo. Continua

5 - Radice in Pinacoteca

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l nuovo allestimento, visitabile sino al 31 dicembre 2022.  indaga il rapporto di Mario Radice (Como, 1898-1987), una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano, con gli amici architetti, Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo, un rapporto di stima e amicizia, ma a volte anche conflittuale. Le opere trovano un chiaro riferimento in immagini fotografiche d’epoca, scritti, disegni preparatori e studi su carta, tra cui molti inediti conservati presso gli archivi della Pinacoteca di Como - in gran parte provenienti dal Fondo Mario Radice - che approfondiscono il rapporto ideativo, progettuale e di collaborazione dei protagonisti.

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