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Sabato, 20 Aprile 2024
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Weekend in zona gialla, le 10 migliori gite sul Lago di Como

I borghi, le camminate, i rifugi, gli angoli e i luoghi misteriosi da visitare sul Lario

Ecco qualche idea per affrontare il primo weekend in zona gialla del 2021 pensando a una gita lontano dalla città e dagli assembramenti. Una piccola guida per trascorrere questi giorni d'inverno all'insegna delle leggende, dell'arte e della bellezza del Lario, tra ville e fantasmi, camminate, escursioni in bici, rifugi e molto altro ancora. 

1 - Borgo di Pognana

Torniamo al nostro amato Lario e alla sua riva orientale, ovvero quella che corre da Como sino a Bellagio. Per questo nostro appuntamento dedicato al weekend, abbiamo deciso di fermarci a Pognana, un luogo forse meno noto alle abituali rotte turistiche ma certamente uno dei paesini più affascinanti del lago di Como, anche per la vista unica che si gode dalle sue splendide chiese. Pognana si raggiunge da Como in auto in 20 minuti. La troviamo subito dopo Faggeto Lario, in uno dei punti dove il Lario si apre a una vista mozzafiato. Lasciando la Statale Lariana, si sale da via Aldo Moro per 500 metri. Da lì si prosegue a piedi seguendo il percorso che, attraversando i vecchi borghi di Pognana, conduce prima alla chiesa SS. Trinità e poi alla chiesa di San Rocco. Continua

lago como pognana chiesa trinita 2 mp-2

2 - Vergine del Moletto

Sono davvero molti i tesori nascosti o meno noti del Lago di Como. Dopo quelli di Pognana, dalla cui chiese si gode di un panorama mozzafiato, vi propriniamo un altro piccolo gioiello.Partendo da Como, si può salire verso Canzo e Asso per poi scendere a Valbrona e arrivare lungo il tratto lecchese del Lario dove si distende Oliveto Lario, il Comune che unisce Onno, Vassena e Limonta. All'interno di questo piccolo paese sulla strada che porta a Bellagio, c'è una piccola stradina, la si percorre solo a piedi, che conduce sino alla chiesetta della Beata Vergine Annunciata del Moletto. Non occorre nemmeno credere in Dio per essere avvolti dal suo fascino, per arrendersi al suo richiamo spirituale. Continua.

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3 - Borgo di Rogaro

Ripartiamo dal Lago di Como. Per la precisione dalla  splendida Tremezzina dove troviamo Rogaro, un incantevole borgo in cima ad una collina da cui si gode un meraviglioso panorama del lago di Como. Spesso anche un angolo del Lario così frequentato può nascondere un tesoro come questo nucleo antico dell’abitato. Per raggiungerlo occorre parcheggiare l'auto a pochi passi sulla strada che da Tremezzo sale verso Rogaro e farsi indicare la stradina che porta al centro storico del paese -raggiungibile a piedi anche attraverso la sesta tappa della GreenWay, quella da Tremezzo a Griante - costituito da case di epoca settecentesca, riunite intorno alla chiesetta di stile barocco, dove si apre una piazzetta che ha le caratteristiche di un campiello veneziano. Continua.

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4 - Borgo di Dasio

ci trasferiamo sulla sponda italiana del Lago di Lugano. Per la precisione nella splendida Valsolda dove troviamo Dasio, un incantevole borgo a 600 metri d'altezza, che si incontra quando finisce la strada che conduce a questo "picccolo mondo antico" così tanto amato da Antonio Fogazzaro. Durante la dominazione spagnola il municipio, come tutti gli altri della valle, disponeva di poteri limitati dato che esigenze pratiche di vita comune avevano fatto sì che la gran parte delle funzioni pubbliche fossero gestite in comune dal consiglio generale della Valsolda. Nel 1786 Dasio entrò per un quinquennio a far parte della Provincia di Como, per poi cambiare continuamente i riferimenti amministrativi nel 1791, nel 1797 e nel 1798. Nel 1799 contò 99 anime, e fu portato definitivamente sotto Como nel 1801. Continua

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5 - Isola Comacina

Forse quello dove sorge l'Isola Comacina è uno degli angoli più belli del Lago di Como. Un gioiello delle Tremezzina, piccolo paradiso per chiunque ami solcare il Lario in barca. Un incanto che non smette di attirare attenzione su di sè, proprio lì dove l'acqua del lago si fa ancora più dolce. Un fascino intatto, seppure quest'isola meriterebbe ancora più cura, ad inizare dai pontili dove si attracca. Appena si sbarca, forse complice la pandemia, oggi si è infatti pervasi da un senso di abbandono, non solo per la Locanda chiusa. Anche la bellissime case degli artisti sembrano svuotate dallo spirito con cui sono nate e lassù in cima, dove sorge la chiesa il silenzio è quasi spettrale. Ma godersi l'isola in queste condizioni, senza l'assalto dei turisti, ha ovviamente un fascino incredibile. La sua storia è millenaria e forse in pochi la conoscono davvero. Continua

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6 - Orrido di Nesso

Certamente l'Orrido di Nesso è una delle mete più fotografate della sponda del Lago di Como che corre fino a Bellagio. Con la sua cascata imponente scorre in una gola rocciosa naturale scavata dalle acque del Pian del Tivano. Un torrente in cui confluiscono le acque del Touf e del Nosè, che poi prosegue anche sotto quelle del lago.  Visibile dal piazzale di Nesso lungo la provinciale SP583 nella direzione da Como a Bellagio o, meglio, dall'antico ponte della Civera sul lago. E' anche possibile arrivare dal lago in barca, alcuni battelli della linea Como-Colico fermano a Nesso. Lo spettacolo è notevole soprattutto in in autunno o dopo recenti e abbondanti piogge, come in questi giorno, che arricchiscono le sue acque fuoriose. Bianche e spumeggianti cascate si incontrano all'inizio della gola con un gioco d'acqua veramente scenografico; poi, unite le loro forze, le acque si gettano verso il vicino lago saltando nell'abisso, mostrando lo spettacolo della roccia nuda incisa dalla furia dell'acqua. Continua.

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7 - La Villa dei Fantasmi

A svelare i segreti e la magia in cui è avvolta Villa de Vecchi ci ha provato anche Atlas Obscura, il popolare magazine americano - fondato dall'autore Joshua Foer e dal documentarista Dylan Thuras - attualmente guidato dal giornalista David Plotz. Con un servizio dedicato alla decadente dimora che si nasconde inquitetante tra la ricca vegetazione che si alza sulla costa est del Lago di Como, nello specifico a Cortenova, il reporter ha provato ad addentrarsi nelle leggende che avvolgono queste mura che si dice siano abitate solo dai fantasmi.  Villa De Vecchi, soprannominata Casa Rossa per via del suo originario colore, fu voluta da Felice De Vecchi, uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. Spettacolari erano gli arredamenti; il conte aveva infatti una grande passione per l'oriente e aveva guarnito la villa con molti oggetti provenienti da varie parti del mondo. Continua.

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8 - La magia del Ponte del Diavolo

In particolare sulla sponda che corre da Como fino a Bellagio, si respira ancora aria di diavoli e streghe. Basti pensare a Fendin, la canzone di Davide Van De Sfroos ambientata a Torno, e alle tante leggende che ancora aleggiano sul Lago di Como. Tra le più interesssanti e ancora vive nella memoria collettiva dei suoi abitanti, c'è quella del "Ponte del diavolo" di Lezzeno, lungo quel tratto di strada scavato nella montagna che corre come una ferita fino alla "perla del Lario".  Costruito negli anni che vanno dal 1911 al 1917, diede lavoro a parecchi operai del paese, orgogliosi di aver partecipato a un’impresa necessaria ma difficile e pericolosa, visto che il luogo dove del cantiere era uno strapiombo sul lago quasi inaccessibile. La leggenda narra che durante realizzazione della struttura - così importante per lo scorrimento del traffico proveniente da Como e diretto a Bellagio e viceversa - l’ingegnere responsabile dei lavori, viste le numerose difficoltà incontrate durante la realizzazione - non sapeva più a quale santo rivolgersi. Continua.

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9 - Le camminate più belle

Visitare il Lago di Como a partire dalle camminate e dalle escursioni che portano nei punti più panoramici del Lario o alla scoperta di sentieri pieni di storia e natura, è una meravigliosa esperienza in tutte le stagioni.  Il Lario non ha certo bisogno di presentazioni: è uno dei più belli d’Europa e uno dei più popolari e gettonati tra i turisti internazionali, ma anche per chi si sposta per una gita fuori porta. Ma lago di Como non è solo ville, vip e gite in barca: tra le forme di turismo non bisogna dimenticare quello degli escursionisti, degli amanti del trekking o anche solo di chi vuole fare una passeggiata alla domenica con la famiglia. Ecco allora, con l’avvicinarsi dell'estate, una piccola lista di camminate che non pretende ovviamente di essere esaustiva, dal momento che gli itinerari e le passeggiate sul lago di Como sono tantissime! Ne abbiamo scelte 5 tra le più "popolari". Non prendetela come una classifica vera e propria (impossibile dire quale sia la migliore!), ma come alcuni suggerimenti di passeggiate, alcune alla portata di tutti, altre leggermente più impegnative, per organizzare una gita fuori porta. Continua

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10 - I migliori rifugi

Giorni che corrono attraverso l'autunno e c'è già chi chi ama salire in quota. Così abbiamo scelto dieci rifugi da raggiungere in poco tempo da Como. Non occorre essere esperti scalatori: queste mete sono facilmente raggiungibili da tutti e non sono necessarie attrezzature particolari in questa bella stagione estiva: occorrono solo un paio di scarponcini da montagna ma soprattutto buone gambe. Molti di questi rifugi sono particolarmente apprezzati dagli amanti della montagna anche nelle belle giornate invernali, tuttavia è l'estate il momento migliore per trascorrere una bella giornata, godendo da queste vette di incredibili panorami. E soprattutto di luoghi mai affollati. Continua.
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