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Le 10 migliori gite d'autunno sul Lago di Como e in Ticino

Foliage, borghi, percorsi, camminate, rifugi, misteri, ville da visitare

Anche in questo terzo weekend d'autunno, all'insegna del bel tempo, oltre a scoprire i migliori eventi in programmazione, non rimane che approfittare di tutte le opportunità offerte dal Lago di Como e dai suoi magnifici dintorni. Ma anche delle numeroso occasioni proposte dal vicino Canton Ticino. Ecco quindi una piccola guida per trascorrere una sabato o una domenica, di questo mese di ottobre, all'insegna delle sue leggende, dell'arte e della bellezza tra ville e fantasmi, camminate, escursioni in bici, rifugi e molto altro ancora in questa meravigliosa stagione appena iniziata. “

1 - Treno del Foliage

Lo spettacolo del foliage a pochi chilometri da Como, godendo tutto lo spetaccolo in treno. In autunno, il percorso della ferrovia con il Centovalli Express e il Vigezzo Vision diventa un quadro multicolore, con i boschi che si tingono di tutte le tonalità del rosso, giallo e arancione. Uno spettacolo della natura da vivere viaggiando sui nostri treni attraverso boschi e vallate selvagge. Tutti i giorni i treni collegano i due capolinea, Domodossola e Locarno (facilmente raggiungibile in auto o intreno da Como) attraversando un paesaggio mozzafiato lungo un percorso di 52 km con vedute spettacolari e scorci panoramici infiammati dai colori autunnali. Continua.

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2 - Borgo di Corenno Plinio

Corenno Plinio è una piccola località lacustre sita sulla sponda orientale del Lario a metà strada tra i comuni di Dervio e Dorio, lungo la provinciale 72. Comune autonomo fino al 1927, viene annesso a Dervio secondo quanto disposto dal Regio Decreto 11 dicembre 1927, n. 2506, passando di conseguenza al grado amministrativo di frazione. Il centro abitato sorge su un piccolo promontorio che si getta dolcemente nelle acque del lago, sormontato a est dall'imponente mole del Monte Legnone. Nel 2018 Corenno Plinio si classifica ufficialmente al 238º posto nel censimento I Luoghi del Cuore indetto dal FAI.  I primi insediamenti della zona sembrano risalire all'epoca romana, anche se l'origine potrebbe essere addirittura più antica. Il borgo medievale, anticamente noto solo come Corenno, viene dato in feudo nel 1277 dall'Arcivescovo di Milano Ottone Visconti alla famiglia Andreani, che quivi edifica nel XIV secolo un castello recinto a scopo difensivo. Corenno viene menzionato negli Statuti di Dervio, documento del 1389 dove si legge che l'insediamento all'epoca faceva parte del vicino comune di Dervio. Continua

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3 - Val Verzasca

La Valle Verzasca è una valle idilliaca immersa in un impressionante paesaggio montano. È ideale per escursioni sia a piedi che in bicicletta e per godersi la natura. Il cuore della valle è il verdissimo fiume Verzasca, con le sue profonde gole levigate e i bacini che invitano a fare il bagno in estate. Non per niente proprio grazie a questi luoghi balneari ha il nomignolo di “Maldive della Svizzera”. In ogni caso uno dei luoghi più intertessanti del distretto ticinese di Ascona e Locarno. La Valle Verzasca è molto apprezzata per la sua bellezza, la sua natura e le numerose possibilità che offre. In nessun altro luogo al mondo esiste un imboccatura più spettacolare come in questa valle. Si tratta dell’imponente muro di 220 metri di altezza della Diga della Verzasca, diventata famosa in tutto il mondo grazie al salto in apertura del film di James Bond “GoldenEye”. Continua

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4 - Orrido di Nesso

Certamente l'Orrido di Nesso è una delle mete più fotografate della sponda del Lago di Como che corre fino a Bellagio. Con la sua cascata imponente scorre in una gola rocciosa naturale scavata dalle acque del Pian del Tivano. Un torrente in cui confluiscono le acque del Touf e del Nosè, che poi prosegue anche sotto quelle del lago.  Visibile dal piazzale di Nesso lungo la provinciale SP583 nella direzione da Como a Bellagio o, meglio, dall'antico ponte della Civera sul lago. E' anche possibile arrivare dal lago in barca, alcuni battelli della linea Como-Colico fermano a Nesso. Lo spettacolo è notevole soprattutto in in autunno o dopo recenti e abbondanti piogge, come in questi giorno, che arricchiscono le sue acque fuoriose. Bianche e spumeggianti cascate si incontrano all'inizio della gola con un gioco d'acqua veramente scenografico; poi, unite le loro forze, le acque si gettano verso il vicino lago saltando nell'abisso, mostrando lo spettacolo della roccia nuda incisa dalla furia dell'acqua. Continua.

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5 - La Villa dei Fantasmi

A svelare i segreti e la magia in cui è avvolta Villa de Vecchi ci ha provato anche Atlas Obscura, il popolare magazine americano - fondato dall'autore Joshua Foer e dal documentarista Dylan Thuras - attualmente guidato dal giornalista David Plotz. Con un servizio dedicato alla decadente dimora che si nasconde inquitetante tra la ricca vegetazione che si alza sulla costa est del Lago di Como, nello specifico a Cortenova, il reporter ha provato ad addentrarsi nelle leggende che avvolgono queste mura che si dice siano abitate solo dai fantasmi.  Villa De Vecchi, soprannominata Casa Rossa per via del suo originario colore, fu voluta da Felice De Vecchi, uno dei protagonisti del Risorgimento italiano. Spettacolari erano gli arredamenti; il conte aveva infatti una grande passione per l'oriente e aveva guarnito la villa con molti oggetti provenienti da varie parti del mondo. Continua.

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6 - Le leggende di Villa Pliniana

Una meta praticamente obbligatoria per chiunque navighi il lago di Como. Ma è di notte, alla luce della luna, che quell'angolo del Lario che ospita la Villa Pliniana si fa davvero magico e spettrale. A causa infatti del suo isolamento e del suo aspetto severo, la villa è nota ancora oggi per essere dimora di spettri, anche perché il primo proprietario. Giovanni Anguissola, morì a sua volta assassinato dopo aver ucciso il duca di Parma. Lo stesso romanzo Malombra, di chiaro gusto decadente, rivela l'interesse di Fogazzaro per le materie occulte. L'episodio più famoso, che arrivò a tingersi di leggenda, è però legato alla storia d'amore tra Emilio Barbiano di Belgiojoso, il principe che aveva sposato Cristina Trivulzio, e la principessa Anne-Marie Berthier (figlia del maresciallo Berthier, principe di Wagram e capo di stato maggiore di Napoleone, e della duchessa di Birkenfeld), che alla Pliniana vissero otto anni di pressoché totale isolamento. Continua.

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7 - La magia del Ponte del Diavolo

In particolare sulla sponda che corre da Como fino a Bellagio, si respira ancora aria di diavoli e streghe. Basti pensare a Fendin, la canzone di Davide Van De Sfroos ambientata a Torno, e alle tante leggende che ancora aleggiano sul Lago di Como. Tra le più interesssanti e ancora vive nella memoria collettiva dei suoi abitanti, c'è quella del "Ponte del diavolo" di Lezzeno, lungo quel tratto di strada scavato nella montagna che corre come una ferita fino alla "perla del Lario".  Costruito negli anni che vanno dal 1911 al 1917, diede lavoro a parecchi operai del paese, orgogliosi di aver partecipato a un’impresa necessaria ma difficile e pericolosa, visto che il luogo dove del cantiere era uno strapiombo sul lago quasi inaccessibile. La leggenda narra che durante realizzazione della struttura - così importante per lo scorrimento del traffico proveniente da Como e diretto a Bellagio e viceversa - l’ingegnere responsabile dei lavori, viste le numerose difficoltà incontrate durante la realizzazione - non sapeva più a quale santo rivolgersi. Continua.

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8 - I misteri di Fiumelatte

C'è un'altra luogo pieno di fascino e leggenda. Ci troviamo ancora sul lago di Como ma sulla sponda che costeggia il ramo lecchese, per la precisione quel breve tratto appena prima Varenna, quell'incantevole paesino che guarda Bellagio senza invidia. Ed è qui che troviamo il corso d'acqua fortunatamente denominato "ll fiume più breve d’Italia", vale a dire Fiumelatte, diventato ormai una meta turistica per tutti gli amanti delle leggende di lago. Il fiume nasce da una grotta nascosta nella fitta vegetazione e prima di tuffarsi nel Lario percorre una distanza di soli 250 metri , magari non così pochi per meritarsi il titolo nazionale (che pare appartenere a un torrente del Garda) ma abbastanza per fare del sano marketing territoriale. Anche perché non è la brevità a far la fortuna di Fiumelatte. Ben più interessante e misterioso è invece il fatto che nonostante le ripetute spedizioni di geologi, nessuno sia ancora riuscito ad individuarne la sorgente e quindi a spiegarne l’intermittenza. Si dice che Fiumelatte inizi a scorrere il 25 marzo di ogni anno e smetta il 7 ottobre, segnatevi la data. In altre parole, e da qui il suo fascino, appare e scompare come un fantasma. Continua.

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9 - Le camminate più belle

Visitare il Lago di Como a partire dalle camminate e dalle escursioni che portano nei punti più panoramici del Lario o alla scoperta di sentieri pieni di storia e natura, è una meravigliosa esperienza in tutte le stagioni.  Il Lario non ha certo bisogno di presentazioni: è uno dei più belli d’Europa e uno dei più popolari e gettonati tra i turisti internazionali, ma anche per chi si sposta per una gita fuori porta. Ma lago di Como non è solo ville, vip e gite in barca: tra le forme di turismo non bisogna dimenticare quello degli escursionisti, degli amanti del trekking o anche solo di chi vuole fare una passeggiata alla domenica con la famiglia. Ecco allora, con l’avvicinarsi dell'estate, una piccola lista di camminate che non pretende ovviamente di essere esaustiva, dal momento che gli itinerari e le passeggiate sul lago di Como sono tantissime! Ne abbiamo scelte 5 tra le più "popolari". Non prendetela come una classifica vera e propria (impossibile dire quale sia la migliore!), ma come alcuni suggerimenti di passeggiate, alcune alla portata di tutti, altre leggermente più impegnative, per organizzare una gita fuori porta. Continua

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10 - I migliori rifugi

Giorni che corrono attraverso l'autunno e c'è già chi chi ama salire in quota. Così abbiamo scelto dieci rifugi da raggiungere in poco tempo da Como. Non occorre essere esperti scalatori: queste mete sono facilmente raggiungibili da tutti e non sono necessarie attrezzature particolari in questa bella stagione estiva: occorrono solo un paio di scarponcini da montagna ma soprattutto buone gambe. Molti di questi rifugi sono particolarmente apprezzati dagli amanti della montagna anche nelle belle giornate invernali, tuttavia è l'estate il momento migliore per trascorrere una bella giornata, godendo da queste vette di incredibili panorami. E soprattutto di luoghi mai affollati. Continua.

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