Al Teatro Sociale di Como va in scena Werther di Jules Massenet, capolavoro in quattro atti
Sabato 24 ottobre (ore 18.30) e domenica 25 ottobre (ore 15.30) va in scena al Teatro Sociale di Como, per la stagione lirica, Werther di Jules Massenet, capolavoro in quattro atti (composto nel 1887, e andato in scena per la prima volta nel 1892 a Vienna) in una nuova produzione del Teatro Sociale di Como / AsLiCo, in coproduzione con Teatri di OperaLombardia, Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena, Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, Fondazione Teatro Verdi di Pisa e Teatro Comunale di Ferrara, per la regia di Stefano Vizioli, le scene di Emanuele Sinisi, i costumi di Anna Maria Heinreich, le luci di Vincenzo Raponi, la parte visual a cura di Imaginarium, la direzione d’orchestra (I Pomeriggi Musicali) affidata a Francesco Pasqualetti, il Coro delle voci bianche del Teatro Sociale di Como diretto da Lidia Basterretxea.
Nel cast i cantanti vincitori per il ruolo della 71° edizione del Concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici (6 gennaio 2020), ed ancora altri finalisti e vincitori di altre edizioni del concorso: Valerio Borgioni e Gillen Munguía nel ruolo di Werther, Alberto Comes, nel ruolo del Borgomastro (La Bailli), Karina Demurova e Mariangela Marini, nel ruolo di Charlotte, Maria Rita Combattelli, Sophie, Guido Dazzini, Albert, Nicola Di Filippo, Schmidt, Filippo Rotondo, Johann. I cantanti giungono a questa produzione dopo aver seguito per un anno le attività di AsLiCo Academy, tra cui le masterclasses con Silvia Dalla Benetta e Roberto De Candia, Marco Vinco e Sonia Ganassi, per citare solo alcune tappe di un percorso altamente formativo, che è continuato anche nei mesi di lockdown, con lezioni di dizione ed in lingua.
“Stiamo lavorando a questa nuova produzione di Werther da più di un anno: è stata l’opera scelta per i ruoli per l’ultimo concorso AsLiCo; è stata la palestra di molte masterclass di AsLiCo Academy per i nostri giovani cantanti; è stata cesellata nel dettaglio.” Afferma Fedora Sorrentino, Presidente Teatro Sociale di Como AsLiCo “Non vi è ora un modo giusto per comunicare questo sforzo, che è stato ancora più intenso nelle ultime settimane. Il nostro Teatro è una piccola realtà, prestigiosa, sicuramente virtuosa, ma ha sempre avuto nelle sue corde la sensibilità e la delicatezza, quelle medesime che quest’opera trasmette.
Abbiamo riflettuto anche se attuare un ‘marketing del silenzio’ in segno di grande rispetto a tutto quello che sta avvenendo, ma perseguire questa strada non sarebbe stato giusto, perché non avrebbe reso onore a tutti coloro, che, seguendo in maniera rigorosa tutti i protocolli di sicurezza, da settimane e mesi, stanno lavorando senza sosta per andare in scena sabato 24 ottobre, in replica domenica 25.
Questo allestimento merita d’essere visto e applaudito, perché se Goethe è l’essenza della poesia, se Massenet ha trasposto la medesima poesia in una partitura struggente, alla ricerca della medesima tensione e poesia hanno lavorato tutti i comparti del Teatro, insieme a tutti gli Artisti e al team creativo. In questo periodo soprattutto abbiamo avuto il coraggio di non fermare la produzione e di lavorare con il massimo grado di professionalità e qualità.”