Vincenzo Vicari al Masi di Lugano: Il Ticino che cambia
Fino al 10 gennaio 2021 la sede di Palazzo Reale ospita una mostra monografica dedicata al fotografo ticinese Vincenzo Vicari, attivo a Lugano dal 1936 al 1987. Il percorso espositivo cronologico presenta un’accurata selezione di stampe originali e riproduzioni da negativi per un totale di oltre 100 scatti in bianco e nero e a colori che documentano la trasformazione del territorio ticinese e dei suoi abitanti negli anni di passaggio dal mondo ancora fortemente rurale del primo dopoguerra al Ticino urbanizzato degli anni Ottanta. Vicari legge e documenta il Ticino senza censure: dai soggetti “da cartolina” a quelli più inaspettati il suo sguardo non è né celebrativo né estetizzante, ma documenta con sicurezza la realtà che lo circonda, a volte con lieve ironia. L’importanza dell’opera di Vicari risiede nella sua capacità di restituire e sintetizzare in maniera mai banale la complessità di un territorio alla ricerca della sua identità.
La mostra si inserisce in un progetto di valorizzazione più ampio coordinato dalla Divisione cultura della Città di Lugano e curato da Damiano Robbiani, coinvolgendo diverse istituzioni nelle loro sedi – tra queste il MASI.
Pubblicazione
Le mostre sono accompagnate da un volume monografico dal titolo Vincenzo Vicari fotografo. Il Ticino che cambia, pubblicato in coedizione con le Edizioni Casagrande di Bellinzona e con la casa editrice zurighese Scheidegger&Spiess. Il catalogo, a cura di Damiano Robbiani include saggi di Antonio Mariotti, Damiano Robbiani, Gianmarco Talamona e Nelly Valsangiacomo.
Biografia
Vincenzo Vicari nasce a Lugano nel 1911. Nello stabile dove vive si avvicendano, nel corso degli anni, ben quattro studi fotografici, l’ultimo dei quali viene rilevato dal giovane fotografo nel 1936. Ottenuto il diploma di maestro fotografo al Politecnico federale di Zurigo (1939), entra in servizio attivo come sergente fotografo nella Compagnia aviazione 10, la cosiddetta squadriglia ticinese. Durante la guerra scatta le prime vedute aeree di Lugano e gira numerosi documentari. Tra il 1945 e il 1962 insegna alla scuola per apprendisti fotografi di Trevano e, in parallelo, si dedica alla sviluppo delle sue numerose attività fino al 1987, anno in cui cessa ufficialmente la sua carriera di fotografo. Si spegne nel 2007 all’età di 95 anni.